A cura della Redazione
Quattromila testi antichi di archeologia e di cultura classica, mappe di Fiorelli del monumento di epoca romana, diplomi, attestati, riconoscimenti, medaglie, corrispondenza, carte legali, milleduecento fotografie d’epoca e, soprattutto il diario di scavi (preziosa fonte di studio di ricerca per le tesi di laurea) del mitico Amedeo Maiuri, hanno trovato sistemazione ideale in una sala del monumentale Palazzo De Fusco (sabato l’inauguraziome) grazie anche alla sponsorizzazione di due grandi aziende. E’ il nuovo tassello del mosaico che configura il progetto che intende fare di Palazzo De Fusco, in passato albergo termale, successivamente sede municipale, un prestigioso centro di cultura laica per l’accoglienza di studenti e ricercatori scientifici. La collocazione del fondo ereditario nel Palazzo non è iniziativa solitaria ed improvvisata ma il frutto di un rapporto di collaborazione iniziata sette anni fa tra l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio D’Alessio e l’Università Suor Orsola Benincasa, che dal 2001 è in possesso del famoso fondo ereditario. Due stanze del secondo piano dello storico edificio di piazza Bartolo Longo sono state concesse in comodato all’Istituto universitario partenopeo (una con i libri antichi di Maiuri, l’altra con moderni manuali universitari d’archeologia). Insieme alle aule di formazione post universitaria di via Civita Giuliana, costituiranno il fulcro di elaborazione e diffusione delle tematiche d’alto profilo culturale di archeologia pompeiana destinata ad attrarre studiosi dai quattro angoli del pianeta. Non è tutto. Il progetto, parallelamente al restauro integrale del Palazzo(prossimo il rifacimento dell’androne), sta progressivamente cambiando la destinazione del nobile edificio di fine Ottocento, e prevede nella stanza successiva alle due attrezzate con volumi antichi e moderni dell’ateneo napoletano, la rappresentanza aziendale della Topcon (Gruppo Toshiba) che opererà a Pompei in joint venture con la Benecon (associazione di ricerca università campane) che eseguirà indagini e rilievi fotografici sul territorio di Pompei (antico e moderno). Per finire è in corso di allestimento il resto, comprensivo di terrazza, che sarà dedicato al business comunale "wedding in house" per ricevimenti nuziali in occasione dei matrimoni civili (iniziativa buona a far cassa in un periodo di crisi). MARIO CARDONE