A cura della Redazione
L’amministrazione comunale di Pompei (specificatamente il sindaco Claudio D’alessio e l’assessore all´Igiene ambinetale, Amato la Mura) nella tarda mattinata di oggi hanno consegnato ai sindacalisti dei dipendenti della società Igiene Urbana l’assicurazione scritta che entro mercoledì 12 settembre sarà pagato lo stipendio, con un solo giorno di ritardo rispettoalla data del 10 settembre. In verità i lavoratori della nettezza urbana avevano aperto la vertenza in anticipo, già da sabato, al fine di scongiurare ritardi che sono all’ordine del giorno nei pagamenti delle indennità mensili. Sabato mattina è cominciata un’assemblea di protesta. Successivamente, in mancanza di assicurazioni formali, lo stato di agitazione è continuato sino ad oggi. Nel frattempo, anche se non sono stati annunciati scioperi, sono stati riscontrati disagi e lamentele, rimbalzate immediatamente a Palazzo De Fusco. Gli utenti non ne possono più di questo stato di cose perché il disservizio dura ormai da inizio estate. Si è aperta una vertenza tra la società che ha in appalto il servizio di ritiro e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed il Comune di Pompei. L´Igiene Urbana pretende la revisione in aumento delle tariffe del contratto stipulato cinque anni fa sulla base della lievitazione dei costi del carburante e del personale. L’amministrazione guidata da Claudio D’Alessio ha risposto picche, ma voci di corridoio riportano che il dirigente del comparto finanziario (che da un poco di tempo è foriero solo di brutte notizie per i cittadini) ha redatto per il sindaco un prospetto di calcolo riservato, in cui la cifra degli arretrati sarebbe inferiore al quinto rispetto alla richiesta della ditta Igiene Urbana. E’ probabile che il contenzioso finisca davanti al giudice del tribunale amministrativo. Nel frattempo i dipendenti dell’Igiene Urbana sono sui carboni ardenti, perché temono che il loro datore di lavoro trasferisca sulle loro spalle il minor incasso rispetto alla maggiore richiesta, corrispondendo fino alla conclusione della vertenza esclusivamente lo stipendio netto senza straordinari, maggiorazioni ed indennità aggiuntive. Per cui i sindacati stanno faticando a cercare il consenso generale nel ripristino della regolarità del sevizio di Rsu. All’interno della mano d’opera c’è chi, approfittando della situazione di difficoltà, soffia sul fuoco della discordia. Non si capisce se contro la ditta appaltante o per spiazzare l’amministrazione comunale, che se subisse un forte aumento rispetto al canone annuale concordato sarebbe costretta ad aumentare la tassa sulla spazzatura. Frecce all’arco dell’opposizione, che non aspetta di meglio per sferrare l’attacco. MARIO CARDONE