A cura della Redazione
Appuntamento a Chianciano, alla corte del leader nazionale Pier Ferdinando Casini, per il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio e gli amministratori pompeiani dello scudo crociato (assessori e consiglieri comunali di maggioranza). Da venerdì 7 a domenica 9 settembre avrà luogo la Festa Nazionale dell´UdC, subito dopo sarà avviata la discussione sulle tesi di costituzione della “Cosa bianca”. Una comitiva formata dall’assessore Amato La Mura e dai consiglieri comunali Carmine Cirillo, Maurizio Cipriano e Antonio Palomba partirà insieme, quasi per dare un segnale politico. Il sindaco D’Alessio è probabile che arrivi da solo, magari come è suo stile in auto blu. Mancano notizie sulla partecipazione o meno riguardo alla componente “storica” del partito pompeiano, vale a dire l’assessore Giuseppe Tortora, il consigliere comunale Emilio Smaldone ed il consigliere Antonio Ebreo. Il colmo sarà se tutti s’incontreranno a Chianciano, dal momento che non ci sono mai riusciti a Pompei (ovviamente in sede politica). Dall’adesione di Claudio D’Alessio all’UdC (proveniente dal Partito Democratico), insieme ai fedelissimi, la compagine di Casini non si è mai costituita organicamente nella città mariana con un regolare congresso. La segretaria Giulia Cerchia è letteralmente "evaporata", probabilmente assorbita da impegni più gratificanti. E così, il partito che doveva dettare l’agenda politica all’esecutivo amministrativo di Pompei, non ha mai cominciato ad esistere. E’ stato un bene o un male? Una cosa è certa: in politica non succede mai nulla per caso. Secondo i suoi avversari politici, il sindaco Claudio D’Alessio ha voluto tenere il piede in due scarpe (UdC e Pd) nell’attesa di decidere con chi candidarsi alle prossime elezioni politiche. Considerazione che vale poco più di un inciucio anche se è avvalorata dai fatti. A questo punto, è inutile rinvangare il passato dal momento che D’Alessio e i suoi sono allineati in un partito orientato al futuro. Dopo la costituzione della “Cosa bianca”, dovrebbero aderire anche Pasquale Avino, Salvatore Visciano e Raffaele Marra. Altre formazioni di centro potrebbero aggiungersi con i loro uomini di governo per partecipare alla tombola del prossimo candidato a sindaco, che se i numeri non sbagliano, sarà ancora una volta un cattolico integralista. MARIO CARDONE