A cura della Redazione
Non è la prima volta che Paolo Iovino, tossicodipendente pompeiano di 38 anni, ha minacciato la madre di sevizie e percosse per avere soldi necessari per comprare la polverina bianca da cui dipendeva. Per questo motivo era stato sanzionato dal comando di Polizia con il divieto di dimora presso l’anziana donna. Nonostante questo, Iovino ha perseverato nella sua condotta scellerata di violenza contro la madre. Oggi è stato registrato l´ennesimo episodio che ha comportato il suo arresto con l’imputazione di tentativo di estorsione. Per farla breve, il giovane, che originariamente abitava con l’anziana madre ed un fratello in via Plinio, aveva dato corso a reiterati atti violenti contro la madre settantenne per imporle di cedergli la misera pensione, "utile" a consentirgli l’acquisto di sostanze stupefacenti. In altri termini, per arricchire la schiera dei pusher di Pompei che ben conoscono i soggetti deboli, disposti a qualsiasi follia pur di procurarsi la droga. Il 38enne era tornato a casa da un po´ di tempo, contravvenendo all’ordine perentorio di allontanamento imposto dalle forze dell’ordine. Non gli era bastato il raggiungimento di questo obiettivo. La cosa peggiore è che ha minacciato e strattonato la madre come ai vecchi tempi. La donna, per sfuggire alle reiterate violenze, ha cercato rifugio nelle case dei vicini. Ne è seguito un allarme al Commissariato di Polizia di Pompei, comandato dal vice questore aggiunto Maria Rosaria Romano. Il pregiudicato è stato alla fine (con l’arresto) messo nella condizione di non nuocere. Questa mattina è comparso, nel processo per direttissima, davanti al magistrato del Tribunale di Torre Annunziata in attesa della decretazione della pena che non dovrebbe essere lieve a causa della recidiva, mentre resta aperta la problematica di recuperarlo dalla dipendenza dalla droga. MARIO CARDONE