A cura della Redazione
I ragazzi del Liceo Artistico “F . Grandi” di Sorrento, questa settimana, hanno presentato il loro progetto "Un mondo di Fiabe" in occasione della festa di fine anno. Un libro che ha impegnato gli studenti negli ultimi mesi dell’anno scolastico. La volontà di scrivere ha portato alla realizzazione di un vero e proprio libro per bambini. L´opera è stata presentata alla dirigente scolastica Patrizia Fiorentino, di certo particolarmente orgogliosa di questi ragazzi. Il merito va anche ai professori che non hanno mai smesso di credere nella potenzialità degli alunni e nella riuscita di questo progetto. C’ era una volta... Ci batte il cuore, che colori e fantasie evocano queste parole! Esse ci trasportano nel mondo delle fiabe che, tempo fa, ci divertivano tanto. Quel mondo immaginario, fantastico, stupefacente. Fate, maghi, giganti, casolari misteriosi sulla riva del mare, boschi con l’ immancabile lumicino che brilla da lontano, le nostre paure e le nostre meraviglie. E ci svegliavamo di soprassalto a notte alta, immaginandoci di vedere ai piedi del nostro letto la bocca spalancata di qualche mostro o gli occhi di fuoco dell’ orco. Come restano care alla nostra memoria le fiabe che abbiamo ascoltato o letto da fanciulli. A ricordarle, la stessa nostra infanzia ci sembra tutta una fiaba. E come dimenticare le favole che raccontavano la vita e gli accadimenti di una pianta, di un fiore, di un animale. Walt Disney, quello di Topolino e Paperino, il grande genio di “Biancaneve ed i sette nani” e di “Cenerentola” dei films a cartoni animati, genio moderno della fiaba, realizzò, in America, un grande paese della fantasia, "Disneyland". Qui personaggi, animali, piante, escono dai “cartoons” e vivono come personaggi reali, una città incantata dove è possibile incontrare Capitan Uncino e prendere un gelato con Paperino. La fiaba è il mondo delle fate e dei principi azzurri, dei maghi sapienti e dei perfidi orchi, dei draghi e degli invincibili cavalieri della giustizia e del bene. Tutto un mondo di personaggi che popolò la fantasia dei popoli antichi, a volte come mitologia, a volte come leggenda. Nel genere fiabesco occorre riconoscere un duplice piano, quello originario e spontaneo, da cui fiorisce il racconto popolare, che riflette più o meno da vicino usi, costumi, tradizioni, esperienze, avvenimenti memorabili di un paese; e quello più propriamente letterario, in cui la materia viene assunta e artisticamente rielaborata da uno scrittore che vi reca sempre i segni della sua personalità. I famosissimi fratelli Grimm vollero essere, appunto, i fedeli raccoglitori del patrimonio fiabesco del loro paese. La fiaba rinarrata dello scrittore diventa allora una pagina d’ arte. ANNA ARICO´