A cura della Redazione
Operazione congiunta dei carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata e della Stazione di Ottaviano. I militari hanno dato esecuzione ad un´ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Il provvedimento riguarda Giovanni Caliendo, 28 anni, Francesco Cozzolino, 46 anni, e Giuseppe Caliendo, 51 anni, attualmente detenuto. Per loro l´accusa è di estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla «finalità di agevolare il clan Fabbrocino, storicamente operante ad Ottaviano», recita una nota della DDA della Procura di Napoli firmata dal Procuratore Rosario Cantelmo. I tre, secondo le indagini, avevano imposto ad un imprenditore di Ottaviano, dal 2001 al 2011, il pagamento di una somma di denaro, lievitata nel tempo fino a 2 mila euro mensili, per il mantenimento dei carcerati e per "ricevere" l´autorizzazione del clan all´esercio dell´attività di impresa. L´imprenditore taglieggiato si è rivolto alle forze dell´ordine, che hanno avviato così l´indagine. «La ricostruzione compiuta dei fatti e la precisa individuazione del ruolo avuto da ciascuno degli indagati sono state possibili grazie alla coraggiosa collaborazione della persona offesa, resa in un contesto territoriale quale quello di Ottaviano che, proprio in virtù dell´asfissiante giogo camorristico imposto dal "clan Fabbrocino", è praticamente privo di denunce o di altra forma di collaborazione con le autorità inquirenti», si legge ancora nel comunicato della Procura.