A cura della Redazione
Per qualcuno avrebbero potuto essere anche di più. Ma le persone presenti mercoledì sera alla fiaccolata di commemorazione della strage di Capaci, erano la parte migliore di Pompei. Un punto di partenza significativo per avviare un processo di unificazione della società civile pompeiana in riferimento a valori universali quali la legalità, la difesa dell’ordinamento civile e soprattutto la solidarietà nei confronti dei giovani, che rappresentano l’orgoglio delle famiglie e di tutta la nazione italiana. Di questo movimento civile va dato atto all’iniziativa costante dell’Amministrazione comunale di Pompei, ed in primis al sindaco Claudio D’Alessio, che delle manifestazioni a fondamento della tradizione civica e dei valori nobili di condivisione ha fatto il cavallo di battaglia del suo mandato. C’era presente alla fiaccolata buona parte dell’Amministrazione comunale di Pompei, guidata dal primo cittadino, il clero pompeiano dove il Vicario Diana rappresentava l’arcivescovo Carlo Liberati, una forte rappresentanza della stampa locale, delle associazioni e dei partiti politici. Soprattutto c’erano tanti giovani che con la loro presenza hanno voluto onorare non solo la memoria di due magistrati eroici come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche e soprattutto quella di una loro coetanea, Melissa Bassi, che aveva tutto il diritto di sorridere alla vita e realizzare la sua felicità. La manifestazione di mercoledì sera per le strade di Pompei lancia soprattutto il monito che le stragi contro i giovani non passeranno impunite, perché c’è il contrasto nazionale e un’intera generazione pronta a combatterle. Riguardo alla fiaccolata, a Pompei è partita da Piazza Falcone e Borsellino, dove la mattina si era svolta una cerimonia commemorativa dell’Amministrazione comunale. Si è conclusa nella stessa piazza dopo un giro silenzioso per la città, con soste cadenzate per recitare il lungo elenco dei morti per mafia. In piazza le parole del sindaco D’Alessio e di qualche rappresentante delle associaizoni. Alla fine c’è stata la recita di alcune frasi significative di Falcone. Per ogni frase una lampada sotto il suo monumento. Alla fine, un "bravo" ai ragazzi di “Notizie di Pompei”, che hanno voluto con ostinazione questa bella manifestazione. MARIO CARDONE