A cura della Redazione
Botta e risposta a Pompei tra due esponenti di Futuro e Libertà. Prima Raffaele Savarese che ha fatto sapere: "Futuro e Libertà è stato commissariato. Il responsabile cittadino sono io". Secca la replica di Paola Marzullo: "Vorrei ricordare che il circolo “Socialismo e Libertà” di cui sono presidente è operativo da tempo". Entrambi sono personaggi noti alla politica pompeiana: il primo è stato assessore per un breve periodo della prima fase amministrativa D’Alessio. La seconda fece parte di un triunvirato a capo del commissariamento cittadino del partito socialista. Ora si trovano sotto la stessa bandiera e già litigano su chi deve comandare a Pompei. Savarese ha comunicato: "A decidere che Rdevo essere io a traghettare Futuro e Libertà verso il Congresso, è stato il coordinatore provinciale, on. Pietro Diodato. I compiti del neo commissario sono quelli di organizzare il partito nel territorio ed incrementare il numero degli iscritti – prosegue il comunicato –. Sicuro del mio fattivo impegno Diodato mi ha augurato un proficuo lavoro". Secca e contrariata la replica della Marzullo: "Apprendo con molto rammarico le dichiarazioni di Savarese sulla legittimità del movimento Futuro e Libertà a Pompei. Vorrei ricordargli che il circolo “Socialismo e Libertà”, di cui sono presidente, è attivo a Pompei molto tempo prima che Savarese aderisse a Futuro e Libertà – replica l’esponente del movimento del Presidente Fini, che si è insediata a suo tempo accreditandosi a nome del responsabile regionale Luigi Muro, recentemente entrato alla Camera dei Deputati -. Dispiace che un movimento politico nuovo come Fli debba essere identificato come il più becero partito della vecchia Repubblica, fatto di divisioni e correnti - ha fatto sapere la Marzullo -. L’immagine che ne esce non è corrispondente alla realtà. Fli è unito, con obiettivi comuni e condivisi. Se il signor Savarese - conclude la Marzullo - ha dubbi si rivolga pure ai dirigenti regionali”. MARIO CARDONE