A cura della Redazione
Il Partito Democratico Campano, nelle persone della senatrice Anna Maria Carloni, la consigliera regionale Angela Cortese e la responsabile del Forum legalità della Federazione provinciale del Pd di Napoli, Malaica Cisternino, hanno diramato una dichiarazione che plaude alla firma del protocollo di legalità del 5 aprile presso la Prefettura di Napoli, che prevede la costruzione di una struttura contro il condizionamento della delinquenza organizzata sugli appalti dei lavori pubblici degli Scavi di Pompei. Nello stesso tempo, il Pd denuncia la mancanza di un progetto organico per lo sviluppo dell’area vesuviana da parte della Regione Campania targata Caldoro. “Dall’avvento di Caldoro, si sono bloccate opere finanziate o addirittura avviate, specie nel campo delle infrastrutture ferroviarie - si legge nel comunicato Pd -. E’ stato lasciato sospeso il programma per il disinquinamento del mare con il completamento delle reti fognarie, il miglioramento delle strutture di accoglienza, l´apertura di nuovi poli culturali e ricreativi. Adesso, però - concludono le tre esponenti del Pd campano, attente alle problematiche dell’archeologia locale - sarà importante procedere all´avvio corretto degli appalti”. Carloni, Cortese e Cisternino prospettano tre questioni di fondo: la messa a punto di un progetto credibile di manutenzione ordinaria supportato da risorse umane e finanziarie sufficienti. La determinazione di procedure che facilitino l’intervento esterno (come ad esempio quello del mondo culturale e imprenditoriale francese). Inoltre, è necessario predisporre un programma fattibile di interventi infrastrutturali e di miglioramento funzionale che migliori modi e tempi di percorrenza per il traffico turistico. La conclusione del Pd è per il rafforzamento della visione strategica degli interventi in cui le Istituzioni di ogni ordine e grado facciano la loro parte in un quadro di collaborazione di efficienza tecnica. Questo è il motivo per il quale “appaiono velleitari e privi di ancoraggio reale le proposte di realizzare parchi a tema legati all´archeologia”. Soluzione che, secondo il Pd, produce dispersione di energie e risorse. Ecco perché sono state in precedenza contrastate con forza “le scelte sciagurate del commissariamento degli scavi di Pompei da parte della Protezione Civile e l´uso improprio che si è fatto di fondi pubblici”. “Oggi -concludono Carloni, Cortese e Cisternino - ci sono le condizioni per un uso oculato e scientificamente rigoroso delle risorse europee grazie al coordinamento tra Governo e Sovrintendenza Archeologica”. Alla fine, parte l’annuncio di un’assemblea tematica del Pd a Pompei per il prossimo 23 aprile. E’ prevista una discussione sulla gestione del patrimonio degli scavi. “Sarà l´occasione per delineare un quadro più dettagliato ed analitico di valutazioni e proposte”, è il commento del Partito Democratico. MARIO CARDONE