A cura della Redazione
Oggi, 8 marzo, Festa della Donna, è previsto l’ingresso gratuito per le donne negli scavi archeologici di Pompei. Per l’occasione saranno inaugurate le Terme Stabiane, dopo il restauro, effettuato con fondi autonomi della soprintendenza archeologica di Pompei. La novità è che sarà aperta al pubnlico l’inedita sezione femminile. L’iniziativa ministeriale prevede tradizionalmente la visita con ingresso gratuito per il gentil sesso in tutti i luoghi di cultura. Saranno riaperte stabilmente al pubblico, dopo i recenti restauri, le Terme Stabiane; per la prima volta sarà visitabile anche la sezione femminile. Ad essere precisi, i lavori di restauro dell’antico edificio termale sono stati messi in opera dal 2007 al 2010. Il tempo successivo è stato in parte impiegato per il restauro. Il ritardo della riapertura regolare ai visitatori è stato dovuto alla cronica mancanza di personale di sorveglianza interna. Si è reso quindi necessario un passaggio di organizzazione preventiva del personale. Nel frattempo il sito è stato visitato dalle delegazioni ministeriali ed europee, come nel caso della venuta a Pomepi del commissario europeo alla Politica Regionale, Johannes Hahn, in occasione dell’annuncio del finanziamento straordinario di 105 milioni di euro per il restauro parziale dell’antico museo di epoca romana. Quello che sarà inaugurato oggi è l’edificio termale più antico della città (II sec. a. C.), costruito su un impianto precedente del IV-III secolo a. C.. L’impianto complessivo è suddiviso nella sezione maschile e in quella femminile. Presenta la classica ripartizione in frigidarium (sala con vasca per il bagno freddo), apodyterium (spogliatoio), tepidarium (sala tiepida), caldarium (sala per il bagno caldo) e fornaci (per produrre calore). Nell´ingresso e nella palestra si conservano raffinate decorazioni in stucco policromo, con soggetti figurati e mitologici di quarto stile. Lo stucco, fatto di calce e calcite, era particolarmente indicato in questi ambienti per la sua caratteristica resistenza all´umidità. Ad ovest della palestra centrale porticata era la natatio (la piscina esterna). La cura per il corpo era per gli antichi romani di fondamentale importanza, costume tornato di moda a fasi alterne col passare dei secoli, e tornato prepotentemente alla ribalta ai nostri giorni nei moderni centri benessere. Le Terme, nell’ambito della società romana intorno al primo secolo dopo Cristo, rappresentavano soprattutto una occasione di vita sociale. La gente vi si recava non solo per fare il bagno, ma anche per incontrare amici, conversare, cercare appoggi politici. Gli stabilimenti offrivano bagni caldi, piscine, saune, palestre e spazi porticati, locali per il massaggio e la toeletta. MARIO CARDONE