A cura della Redazione
Scoperto un crollo di intonaci ed affreschi nella “Casa del marinaio”, all´interno degli scavi archeologici di Pompei. Come ha spiegato la soprintendente archeologa Teresa Elena Cinquantaquattro, l´episodio non si sarebbe verificato di recente. Tuttavia, ha indotto il sindaco di Pompei ad adottare una delibera a difesa dell’immagine della città. Delibera che è stata all’ultimo momento inserita nell’ordine del giorno nel Consiglio comunale convocato per l´8marzo alle ore 11. A quanto pare, la domus in questione è già inserita tra le cinque che saranno restaurate nel mese di aprile utilizzando la prima tranche dei finanziamenti europei (105 milioni di euro). Pur tuttavia, bene fa il primo cittadino a mettere un freno alle notizie che lavorano contro l’immagine e gli interessi turistici della città. Effettivamente, come è stato già sottolineato da molti, i cedimenti d’intonaco, stucchi ed affreschi parietali sono purtroppo all’ordine del giorno. C’erano prima, permangono oggi in una struttura che ha duemila anni di vita. Solo che un tempo si tamponava il problema con gli interventi di restauro ordinario. Oggi manca questa possibilità perché sono andati in pensione quasi tutti gli operai specializzati che, silenziosamente, come api operaie, vigilavano sulla conservazione del sito. Attualmente sono stati assunti architetti ed archeologi a Pompei ma manca la mano d’opera specializzata. Allo stesso tempo, si è creata un’atmosfera di preoccupazione tra i funzionari del sito archeologico perché ad ogni temporale, il giorno dopo arrivano i carabinieri per mettere a verbale danni ed inserire notizie e fotografie nel fascicolo che riguarda il crollo. A questo punto è arrivato il momento di recuperare il senso reale degli eventi che riguardano il sito archeologico più famoso d’Europa. MARIO CARDONE