A cura della Redazione
La Rete dei Comitati vesuviani, nel rimarcare l’assoluta urgenza della convocazione del Consiglio provinciale di Napoli per la chiusura per esaurimento della discarica Sari, apprende con moderata soddisfazione lo stanziamento di 70 milioni di euro trasferiti, con notevole ritardo e a fronte dei 280 milioni previsti, dal Ministero dell’Ambiente alla Regione Campania quale primo lotto, necessario a far partire la fase del piano per le compensazioni ambientali delle aree sedi di discariche, compresa quella vesuviana di Terzigno. Soldi che devono essere indirizzati alla messa in sicurezza dei siti vecchi e nuovi. In primis, la realizzazione di impianti per la captazione e l’utilizzazione completa del biogas, oggi causa principale dei miasmi che ammorbano l’aria dei comuni contigui alla discarica e la sua completa trasformazione in energia elettrica, per soddisfare i bisogni energetici di parte del territorio e garantire, così, in uno con la corretta captazione del percolato, il monitoraggio “post mortem” della discarica. Inoltre provvedere da subito alla bonifica dell’area di cava Ranieri, a diretto contatto con l’abitato di Terzigno, la cui devastazione ambientale è la principale causa delle numerose patologie, anche gravi, registrate nelle aree perimetrali alla stessa. Da qui, la richiesta immediata alla SOGESID presso l’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania, di finalizzare, in breve tempo, le risorse destinate all’area vesuviana per opere mirate alla salvaguardia della salute dei cittadini e al risanamento ambientale. Nell’ambito delle disponibilità economiche di parte dei 70 milioni destinati all’area vesuviana di Terzigno previsti dall’Accordo di Programma tra Ministero dell’Ambiente, Protezione civile e Regione Campania, si sottolinea la necessaria trasparenza e partecipazione alle scelte progettuali finalizzate, e si sottolinea, finalizzate, alla messa in sicurezza e alla bonifica del territorio, quale parziale compensazione del grave disastro ambientale patito dalle popolazioni vesuviane dalla storica presenza di discariche tal quale e nocive mai bonificate e dall’esaurimento dell’attuale cava Sari che, in circa tre anni di attività, ha ingoiato oltre un milione di tonnellate di rifiuti, in buona parte tal quale e tossici, e per un lungo periodo dell’intera provincia di Napoli e non solo. Si auspica pertanto una pronta convocazione a Roma da parte del Comitato di Indirizzo e di Controllo per l’attuazione dell’Accordo di Programma per le compensazioni ambientali al fine di comprendere modi, tempi e qualità degli interventi. La Rete inoltre si impegna alla istituzione di un’Osservatorio costante di monitoraggio ambientale, onde evitare che tali finanziamenti “per distrazione”, possano essere utilizzati dalle Amministrazioni locali, per scopi diversi da quelli di bonifica ambientale e messa in sicurezza dei siti, garantendo alla cittadinanza gli interventi previsti dall’Accordo di programma. Rete dei Comitati vesuviani