A cura della Redazione
Due funzionari ed un impiegato amministrativo sono passati, a partire dal 9 febbraio, nel corpo di Polizia Municipale. Si chiude in questo modo il primo round dello scontro che vede da una parte la direzione del Comune di Pompei (ispirata dall’esecutivo del sindaco D’Alessio), dalla’altra i sindacati e la stragrande maggioranza dei vigili urbani che hanno preso il provvedimento come un vero e proprio affronto. Sta di fatto che, salvo ripensamenti o annullamenti di delibere, l’organico della Polizia Municipale è aumentato di due ufficiali ed un vigile urbano. L’assessore al Personale Claudio Alfano si è detto sereno di aver portato avanti un’iniziativa di rafforzamento del corpo dei vigili urbani. Nell’interesse della città, perché l’ordine e la legalità stanno a cuore a tutti. Di parere diametralmente opposto sono i sindacati aziendali, che hanno fatto appello alla magistratura amministrativa, a quella ordinaria, alla Prefettura di Napoli ed a svariati organismi di controllo. E’ un braccio di ferro destinato a protrarsi nel tempo perché è probabile che i responsi non arriveranno subito. I vigili che contestano il provvedimento, dal canto loro, si dicono sicuri che il cambio da impiegato a vigile urbano nell’ambito alla stessa Amministrazione comunale sarà annullato per il semplice motivo il corpo di Polizia Municipale è titolare di una sua funzione autonoma, per cui il concorso di ingresso nel ruolo (con relativo esame di idoneità fisica) è sottoposto ad una normativa dettagliata che non può essere travisata in nessun caso. Staremo a vedere. Nel frattempo è fin troppo pesante l’aria che si respira al Comando di piazza Schettino anche perché i due nuovi sottotenente, anzi tenente perché sono rientrati in organico a grado pieno, facevano già parte del corpo comandato dal colonnello Petrocelli. L’unica conseguenza di tutto ciò è, al momento, la divisione del personale in un ambiente dove vigeva prima un rapporto amichevole. MARIO CARDONE