A cura della Redazione
Aumenta ogni giorno di più linteresse per la vertenza amianto che coinvolge i dipendenti della Soprintendenza Archeologica di Pompei. Non é interessato al problema solo il personale che attualmente presta servizio presso il container di Villa dei Misteri e laltro sito a Porta Stabia, ma tutti coloro che, a rotazione, sono transitati per quegli alloggi. Successivamente allapertura di uninchiesta da parte della magistratura, molti hanno presentato spontaneamente istanza allInail per denunciare lo stato precario dellambiente lavorativo dove lamianto ha prodotto almeno un caso di cancro che è stato acclarato con verdetto della giustizia. Ora lo scopo di funzionari, impiegati e custodi in servizio in prossimità degli scavi di Pompei è quello di definire un quadro complessivo di consapevolezza pubblica del pericolo e del danno causato dallamianto alla loro salute. La strategia è principalmente quella di spingere il Mibac a deliberare interventi di bonifica ambientale che hanno assunto carattere di urgenza. Allo stesso tempo, si punta anche a completare il quadro amministrativo previsto dalla legge per il riconoscimento dei benefici (per via giudiziaria) dellabbuono di un determinato numero di anni di servizio per andare in pensione, con il versamento dei contributi a carico dello Stato. Ecco perché a questo punto è presumibile che al fascicolo aperto presso la Procura della Repubblica del tribunale di Torre Annunziata, se ne affiancherà uno nuovo di iniziativa della direzione locale dellInail, al fine di accertare se lamianto presente nei container degli scavi di Pompei è nocivo o meno alla salute dei lavoratori. Il risultato dellincontro del segretario dei Beni Culturali, Antonia Pasqua Recchia, con i rappresentanti sindacali del personale in servizio presso gli scavi di Pompei conferma quanto detto: alla problematica amianto la direzione locale del Ministero dei Beni Culturali deve dare priorità assoluta risolvendo in sede, con tempestività, una questione molto grave dal momento che la salute dei lavoratori viene prima di tutto.
MARIO CARDONE