A cura della Redazione
A chi interessa l’assistenza al turismo? Se l’azienda è pubblica (vale a dire pagata con le tasse dei cittadini) a Pompei non interessa a nessuno. Se, al contrario, è privata (vale a dire il business su cui si basa la creazione di un info point) interessa a molti perché rappresenta un modo per fare soldi. L’assunto è dimostrato dal fatto che si stanno costituendo esercizi commerciali che si presentano al pubblico nella veste di ufficio d’informazioni. Il business è basato sull’avvicinamento del folto popolo di visitatori che ogni giorno arriva a Pompei per proporre soggiorni alberghieri, visite al Vesuvio, pranzi nei ristoranti della zona o vendere kit da viaggio o cesti di prelibatezze vesuviane. Insomma, nell’accezione dell’attività privata l’assistenza turistica è l’altra faccia di un servizio di mediazione svolto con l’intento di ricavare un reddito. Al contrario, l’Azienda pubblica che operava su base disinteressata non interessa a nessuno. Da circa quattro anni è stato abbandonato a se stesso, dalla Regione Campania, il personale dell’ufficio dell’Azienda del Turismo di Pompei, che oltre alla sede di via Sacra gestisce lo sportello di Porta Marina (in prossimità dell’ingresso degli scavi archeologici), va avanti autonomamente. Intanto il servizio non viene assicurato per tutto l’arco del tempo d’arrivo dei turisti in quanto gli sportelli d’informazione sono chiusi al pubblico il pomeriggio dei giorni feriali e la domenica. Le aziende del turismo della Campania sono dirette da amministratori a livello centrale ma mancano dirigenti di settore che si facciano carico di una strategia del servizio da cui ne derivino correlate responsabilità. Evidentemente, dopo svariati anni persi nel tentativo inutile di dare un assetto al servizio turistico, ora è prevalso il tirare a campare con l’obiettivo di dismetterlo completamente. Nell’attesa, l’Azienda del Turismo procede senza alcun coordinamento. A Pompei sono in organico una decina di dipendenti a cui si accompagnano alcuni lavoratori in mobilità. Con un poco di buona volontà si potrebbero intentare molte iniziative per rendere più produttiva l’attività di un personale qualificato che sicuramente sarebbe gratificato dall’essere più utile al territorio e alla comunità locale. Intanto, la Regione è lontana dai problemi e non segue costantemente la promozione turistica, mente il Comune si guarda bene dall’invadere un campo che non gli compete. MARIO CARDONE