A cura della Redazione
Si è diffusa la notizia che il bar Oasi, che svolge la sua attività nella centrale piazza Immacolata di Pompei, ha presentato esposto al locale commissariato di Polizia sull’abbattimento del tendone esterno e di altre strutture annesse all’esercizio commerciale. La copertura sarebbe stata montata senza regolare autorizzazione. Un abusivismo, quello del bar Oasi, che durava, a quanto pare, da una decina d’anni e finito nell’autunno dell’anno scorso con la sanzione dell’abbattimento a danno del titolare della ditta che gestisce il bar, dopo che sull’argomento c’era stato anche un preciso richiamo della commissione prefettizia che ha ispezionato Pompei poco dopo l’insediamento dell’attuale sindaco Claudio D’Alessio. I titolari del bar di piazza Immacolata hanno ritenuto l’intervento del Comune eccessivo rispetto a quanto sarebbe previsto dalle sentenze giudiziarie in questione (è stato presentato anche un ricorso al Tar). Nello specifico, sarebbero state smontate strutture non abusive ma sanate in giudizio. E’ chiaro che la faccenda deve essere chiarita in termini di legge ma è singolare, tuttavia, che l’amministrazione di Pompei, normalmente molto cauta nel demolire le proprietà private (tanto che nel caso in question ed in altri c’è stata la ben nota pressione della Commissione d’Accesso), abbia ecceduto rispetto al deliberato giudiziario. Bisogna ricordare che in piazza Immacolata, che attualmente l’amministrazione intende migliorare nel decoro per la sua centralità urbanistica e strategica, operano due esercizi commerciali: entrambi sanzionati nel corso del tempo per abusivismo e soggetti successivamente ad abbattimento. Oltre al Bar Oasi, anche la pizzeria Corallo ha subito abbattimenti di strutture esterne al fabbricato, ma in questo secondo caso non risultano recriminazioni. MARIO CARDONE