A cura della Redazione
La Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato lo Stato italiano per aver violato il diritto alla salvaguardia della vita privata e familiare di 18 persone, di cui 13 residenti nel comune di Somma Vesuviana (in provincia di Napoli), durante l´emergenza rifiuti che si è protratta dall´11 Febbraio 1994 al 31 Dicembre 2009 in Campania. Secondo la Corte, lo Stato non può costringere i propri abitanti a vivere tra i rifiuti. La Corte, però, non riconosce i danni alla salute, "perchè gli studi scientifici presentati sul legame tra cancro e rifiuti arrivano a risultati divergenti". Il commento di Francesco Servino, dell´Assemblea Federale degli Ecologisti e Reti Civiche - Verdi Europei: "In ambito europeo è previsto il principio di precauzione che è uno strumento di decisione per quanto riguarda il rischio sulla salute umana, animale e ambientale. I giudici di Strasburgo non ritengono che la vita e la salute dei ricorrenti siano state messe in pericolo durante l´emergenza rifiuti e che gli studi scientifici presentati dalle parti non evidenziano un legame tra aumento dei casi di cancro e la gestione non corretta dei rifiuti in Campania: a mio avviso è un evidente controsenso, perchè il pericolo maggiore per la popolazione che vive a contatto con i rifiuti è lo sviluppo di determinate patologie gravi. "La politica dell´Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela ed è fondata sui principi dell´azione preventiva alla fonte dei danni causati all´ambiente e sul principio "chi inquina paga": mi chiedo perchè tale principio non trovi in alcun modo applicazione nel territorio vesuviano. A Somma Vesuviana sono stati sicuramente lesi i diritti dei cittadini, ma lo stesso accade a Terzigno, sede di discariche di Stato e di numerose discariche abusive, a Boscoreale e nelle altre aree della provincia napoletana devastate dall´inquinamento, dove sono frequenti i roghi tossici e l´amianto è abbandonato praticamente ovunque. "Il censimento sulle patologie tumorali condotto dalle volontarie di Terzigno e da alcuni medici vesuviani evidenzia una realtà drammatica in cui sono in aumento le patologie tumorali, specie a ridosso di discariche non correttamente gestite nel corso degli ultimi anni: è la riprova che il territorio vesuviano necessita di bonifiche immediate ed urgenti. Non si può negare un´emergenza ambientale e sanitaria che si sta ripercuotendo in modo gravissimo su tante famiglie". COMUNICATO ECOLOGISTI E RETI CIVICHE - VERDI EUROPEI