A cura della Redazione
Pugno duro per chi parcheggia l’automobile in prossimità delle rotonde che arredano il paesaggio urbano del comune di Pompei. Il comandante dei vigili urbani del centro vesuviano, Gaetano Petrocelli, ha inaugurato l’incarico assunto da poco con un ordine di servizio in cui prescrive ai suoi uomini di vigilare sul rispetto del decoro delle rotonde della città di Pompei. L’impegno maggiore richiesto ai poliziotti urbani, deputati al controllo del traffico, è di impedire che le rotonde, pensate per l’arredo del paesaggio urbano, ma soprattutto per snellire l’andamento del traffico, si trasformino in aree di sosta non autorizzata, purtroppo spesso tollerata al fine di evitare incresciose discussioni con i soliti furbetti che, con lo scopo di non pagare il ticket di sosta nelle aree a strisce blu, inventano la scusa della commissione urgente per la sosta temporanea. Ispirata probabilmente dai massimi vertici di Palazzo De Fusco, l’ordinanza contro la sosta selvaggia ed il commercio abusivo in prossimità delle rotonde cittadine mette la parola fine ad un comportamento scorretto che mal si concilia con l’immagine di città turistica di Pompei. Ricordiamo che le rotonde sono tutte figlie della gestione amministrativa D’Alessio. Nate dall’urgenza di snellire il flusso automobilistico, sono state abbellite con alberi maestosi (nella maggior parte ulivi) oltre che aiuole e targhe ricordo. Sono una caratteristica distintiva della prima fase politica del sindaco D’Alessio. Anche nella seconda fase ne è stata realizzata qualcuna. Tanto ha avuto successo la novità della rotonda che a Parco Maria, residenza del primo cittadino e gran parte dei notabili locali, ne sono state realizzate addirittura due, a poca distanza l’una dall’altra. Il risultato pratico però è stato l’opposto, perché il traffico è stato intralciato piuttosto che agevolato. Lo sanno bene i genitori che accompagnano ogni giorno i figli in macchina alla scuola media Maiuri, anche se si deve ammettere che l’effetto estetico è quello che è, perché due rotonde conferiscono un forte segno di distinzione al rione. MARIO CARDONE