A cura della Redazione
I sindacati dei dipendenti comunali sono di nuovo sul piede di guerra. “Non mantengono le promesse fatte”. Si sente dire a proposito dell’ultimo accordo sindacale. Nello specifico, si accusa l’amministrazione comunale di preventivare tagli all´organio. Il tutto senza aprire preventivamente un tavolo sindacale di consultazione, come prevede la legge. E’ il caso della privatizzazione del cimitero, operazione che se portata avanti è destinata a dividere Pompei in favorevoli e contrari. Altro argomento che è fonte di polemica è l’intenzione di cambiare la struttura organizzativa dei vigili urbani per favorire due funzionari amministrativi a riprendere la divisa con il grado di sottotenente. “In questo modo si compromette la nostra legittima aspirazione alla carriera”. Si sente dire da parte di qualche agente municipale che, per questo motivo, non vede di buon occhio il ritorno in divisa di due ex colleghi. La verità è che sulla carenza di organico dei vigili urbani l’amministrazione comunale di Pompei non ha mai dimostrato di fare sul serio, tanto è vero che non sono stati ancora cambiati nella durata i turni di servizio che così, come sono stati configurati, comportano danno biologico per i caschi bianchi Se a tutto questo si aggiunge la questione ticket, si capisce bene che si è chiuso un tavolo di concertazione sindacale con prospettiva di aprirne immediatamente uno nuovo. A questo punto saranno indette nuove assemblee e partirà una nuova contrattazione, ma ognuno capisce che in questo modo non si può andare più avanti. La popolazione di Pompei è stanca di disservizi. Vuol saperne di più. Essere in grado di giudicare di chi è la responsabilità di questi conflitti interni al Palazzo che si scaricano sull’utenza, In questi periodi di sensibile aumento della micro delinquenza c’è proprio bisogno di un presidio di sicurezza permanente di vigili urbani per le strade. MARIO CARDONE