A cura della Redazione
Oramai è stato superato il limite della sopportazione. Gli episodi di illegalità, furti, violenze ed abusivismo durante il mercato settimanale di Pompei hanno superato ogni immaginazione. Da più parti si chiede l’intervento massiccio delle forze dell’ordine per contenere atti che mettono a repentaglio la vita stessa di quel mercatino, che peraltro opera in un’area non in regola per quanto riguarda la sicurezza. Situazione ultimamente aggravata a causa dei lavori di svincolo della rampa che collega via Aldo Moro al cavalcavia del fiume Sarno (via Antonio Morese). Questa mattina, la rincorsa di due scalmanati, seguita da una lite furibonda, ha creato non pochi disordini in tutta l’area, perché i due nel rincorrersi hanno spintonato le persone e fatto cadere la mercanzia dai banchetti di vendita. La gente nel vederli passare di gran carriera aveva pensato che si trattasse di un poliziotto in borghese alle prese con il ladro. Al contrario, il protagonista era un parcheggiatore abusivo che aveva litigato con un rivenditore di calzini (anche lui abusivo) perché il primo era stato multato dai carabinieri, il secondo (di origine napoletana) no. Saranno stati almeno tre i borseggi nel corso di una giornata. Una signora, trovandosi la borsetta aperta da un borseggiatore, è stata colta da malore. Le vittime sono quasi sempre donne. I soldi rubati, pochi. Spesso i furti non sono neanche denunciati. Ne deriva che probabilmente i comandi delle tre forze di polizia non hanno la conoscenza del pericoloso aumento dei fenomeni di piccola criminalità che stanno mettendo in ginocchio l’attività commerciale stanziale del rione e la serenità della vita dei residenti, che peraltro stanno subendo numerose violazioni di domicilio. Ne consegue che i due fenomeni (aumento dei furti negli appartamenti; furti e scippi durante il mercato) potrebbero avere collegamenti e trovare fondamento nella mancanza di lavoro che sta investendo soprattutto le giovani generazioni del territorio. La scorsa settimana, un funzionario della guardia di finanza ha ricevuto una risposta aggressiva dal gestore di un banco di scarpe che evidentemente non si trovava in posizione regolare riguardo gli obblighi di legge. Di tutta questa situazione sono naturalmente incolpevoli gli unici due vigili urbani regolarmente di servizio durante lo svolgimento del mercato. Ce ne vorrebbero molti di più, almeno per un certo periodo, per scoraggiare la moltitudine di delinquenti che hanno preso l’abitudine di partecipare al mercato settimanale di Pompei per fare denaro in modo illecito. MARIO CARDONE