A cura della Redazione
E’ stata deliberata nella seduta di Giunta di questa mattina la procedura di chiamata in giudizio dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano e della società GORI S.p.A, per il risarcimento dei danni pregressi e futuri che la Città di Scafati ha subìto e potrà subire dal permanere della situazione di incapacità funzionale del sistema fognario cittadino. Inoltre, è stato richiesto un apposito parere legale al fine di valutare la legittimità dell’affidamento della gestione del servizio idrico integrato alla GORI. La richiesta di risarcimento danni è una conseguenza dell’inadempienza della GORI e dell’Ente d’Ambito: il sistema fognario della Città di Scafati è, ad oggi, assolutamente carente per capacità di smaltimento delle acque in concomitanza anche di eventi meteorici di modesta entità. I lavori programmati di completamento e adeguamento del sistema fognario che dovevano essere effettuati dal Commissario Delegato per il Superamento dell’Emergenza Socio Economica ed Ambientale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, fondamentali per risolvere i problemi di allagamento delle strade, sono da due anni fermi. A questo va aggiunto la mancata corrispondenza della quota prevista per l’ATO, al fine di completare i lavori della sistema fognario della Città di Scafati. “Ato e Gori, non corrispondendo circa il 30% dei 150 milioni di euro concordati con la Regione Campania e il Commissariato di Governo nel 2003, necessari per la realizzazione delle 33 reti fognarie, delle quali la città di Scafati costituiva l’ultimo tassello per il completamento dell’intera opera, hanno oggi fortemente penalizzato e mortificato il nostro territorio. Il mancato completamento della rete fognaria, oltre a comportare numerosi danni e disagi dovuti agli allagamenti presenti sia in via Passanti che nel centro cittadino, ha rallentato se non bloccato il processo di risanamento del fiume Sarno avviato con grandi sforzi dal generale Roberto Jucci. In alcune zone della città, è grazie all’intervento del Comune, che si è impegnato ad effettuare gli scavi, se oggi i residenti della zona possono usufruire dell’acqua corrente. Un esempio, questo, dell’inadempienza della Gori, al quale se ne potrebbero aggiungere tanti altri. La città di Scafati, più di ogni altra, ha subito realmente e in modo forte i danni provocati dalla mancata realizzazione della rete fognaria. Alla luce di questi dati evidenti, intraprenderemo un’azione legale contro Ato e Gori, avvalendoci del parere legale dell’ avvocato amministrativista Felice Laudadio, per valutare la possibilità di avviare un’azione risarcitoria dei danni subiti e per ottenere un parere sulla possibilità di uscire dall’Ente di Ambito per sganciarci dall’Ato e dalla Gori, al fine di togliere ai privati la gestione del servizio idrico e renderla pubblica, così come ha sancito il recente referendum votato dai cittadini. Gli utenti, pertanto, nel pagare le loro bollette, potranno recarsi direttamente al Comune, che a sua volta utilizzerà queste somme da girare al Commissariato per la realizzazione delle infrastrutture che nel 2003 Ato e Gori avrebbero dovuto garantire e invece non hanno mai assicurato. In presenza di eventuali responsabilità, non sarà solo la Gori ad essere chiamata in causa ma anche i singoli comuni che fanno parte dell’Ato”. COMUNICATO