A cura della Redazione
Il consigliere comunale Luigi Amitrano ha annunciato il definitivo abbandono del Popolo della Libertà per passare nella formazione di Francesco Pionati, l’Alleanza di Centro, che di quella guidata da Gioacchino Alfano non è altro che una costola. La decisione di Ametrano, quindi, rappresenta semplicemente il tentativo di liberarsi degli “amici” di partito, che come lui stesso ha spiegato gli stavano piuttosto scomodi. Alla fine, il giovane politico con la sua scelta ha dimostrato due cose che erano già a conoscenza dei più. La prima è la mancanza di un ceto dirigente politicamente maturo e preparato nel centrodestra. Non è il caso qui di dimostrare l’assunto con le statistiche elettorali, che alle elezioni politiche hanno premiato le formazioni di centrodestra mentre alle amministrative hanno cambiato trend per seguire le indicazioni di personaggi locali che sono più apprezzati dall’elettorato. La seconda dimostrazione fornita da Amitrano riguarda la recondita aspirazione di ogni consigliere comunale pompeiano di avere un partito “fatto in casa”, al fine di non sottostare ai diktat degli alleati politici. Ora, nella formazione di Pionati, Amitrano sarà capogruppo e segretario politico cittadino (o metterà a ricoprire quella carica un suo amico fidato). La cosa importante è che non sarà costretto a dar conto del suo operato ai vari Genovese ed Arpaia. Soprattutto, Luigi Amitrano non dovrà rendere conto degli eventuali passi di avvicinamento che darà in futuro nei confronti della maggioranza diel sindaco Claudio D’Alessio alla quale ha promesso “costruttiva collaborazione”. A proposito del rapporto con la maggioranza, bisogna precisare che Luigi Amitrano non si è dichiarato né favorevole né contrario. E’ chiaro che intende aspettare le mosse del primo cittadino e degli altri componenti della maggioranza. Si muoverà solo quando, per lui, ci sarà un vantaggio concreto. MARIO CARDONE