A cura della Redazione
Credo, con convinzione, che lormai imminente avvio dei lavori parlamentari sulla manovra economica, varata dal Governo, possa e debba rappresentare una occasione concreta per dare ai Comuni della Campania anche unoccasione per recuperare risorse. Su questo tema, sollecito lattenzione in particolare dei parlamentari campani del Pdl. Il mio riferimento, e credo di poter parlare a nome di tanti sindaci dellarea dei Monti Lattari e della provincia di Napoli, è il condono edilizio o, per essere più precisi, la riapertura dei termini per la presentazione e leventuale accoglimento da parte degli Enti locali di domande di condono riguardanti gli abusi realizzati fino al 2003.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
Su questo tema, non accettiamo lezioni di moralismo qualunquistico da nessuno, né amici né nemici. La questione è puramente economica e politica al tempo stesso. Lineffabile Bassolino e i suoi compagni di merende e di partiti, subito dopo il condono varato nel 2003, riuscirono nellignobile capolavoro di negare ai cittadini e, quel che più conta, agli Enti locali campani ciò che è stato riconosciuto, invece, a tutti i Comuni e a tutti i cittadini italiani, ossia lapplicazione del condono edilizio. La questione era ed è oggi una pura e semplice questione di uguaglianza di diritti e di parità tra i cittadini, tantè vero che la Corte Costituzionale, con ben due sentenze, fece strame delliniziativa legislativa bassoliniana non potendo, però, rimediare al danno di esclusione dal condono fatto dal satrapo di Afragola, ha aggiunto Bobbio.
La cosa, ieri come oggi, era ed è tanto più odiosa se solo si considera che il condono edilizio e il relativo fiume di risorse economico-finanziarie legittime che ne derivano furono scippati alla Campania da chi, presidente della Regione, presidenti delle Province e sindaci di centrosinistra, con colpevole inerzia e criminale inosservanza dei loro doveri di controllo del territorio, avevano consentito per anni lo scempio sul nostro territorio. Costoro ieri ci hanno negato il condono e oggi si atteggiano a difensori della legalità, dimenticandosi tra laltro che è la legge a fare la legalità, e il condono edilizio è legge dello Stato. Come sindaco di Castellammare del Pdl, anche a nome di tanti colleghi, oggi pretendo che anche in Campania sia resa possibile, con legge dello Stato, lapplicazione integrale e nelle stesse condizioni originarie del condono edilizio varato nel 2003. La questione tecnica è ottimamente riassunta dal senatore Sarro nel disegno di legge da lui presentato a suo tempo e nelle sue dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore. Io posso solo aggiungere che la questione centrale è una e solo una: restituire subito e pienamente ai Comuni campani la possibilità di beneficiare del condono edilizio a suo tempo varato e con il limite invalicabile delle costruzioni realizzate entro il termine fissato dalla legge del 2003, ha continuato Bobbio.
Per quanto mi riguarda, il mio controllo sulla città di Castellammare di Stabia, da quando sono sindaco, riguardo al fenomeno del nuovo e del vecchio abusivismo, è ferreo e, quindi, invito chiunque lo voglia fare a risparmiarsi da subito giochetti di parole circa presunte o pretese incentivazioni che ne potrebbero derivare al nuovo abusivismo. Troppi sono andati, per troppo tempo, a spasso dietro marginali, infondate e inutili questioni di proroghe dei termini o provvedimenti di urgenza circa lesecuzione degli abbattimenti. La questione, da questo punto di vista, mi interessa marginalmente, perché il fenomeno dellabusivismo edilizio, per decenni, in Campania, ha rappresentato la perversa saldatura tra uno stile feudale di amministrare attraverso lo sfruttamento dei bisogni dei cittadini e il loro asservimento e la convenienza di tanti cittadini di realizzare le proprie abitazioni al di fuori di strumenti urbanistici che gli Enti locali erano incapaci o non riuscivano a concepire, nella difficoltà evidente di mettere insieme troppi interessi certamente non virtuosi. Per me, la questione è estremamente semplice e chiara: consentire, con un emendamento alla manovra economica, lapplicazione anche alla Campania del condono edilizio del 2003 che è legge dello Stato, vuol dire dare la possibilità a ogni Comune campano di recuperare, in maniera assolutamente legittima, importanti risorse economiche attraverso il versamento dei contributi riguardanti le domande di condono edilizio che dovessero essere ritenute accoglibili nel rispetto delle norme vigenti, ha concluso il sindaco di Castellammare di Stabia.
COMUNICATO