A cura della Redazione
Il futuro dei lavoratori che operano nelle aziende dell´indotto Fincantieri è stato al centro di una riunione svoltasi presso la Prefettura di Napoli alla quale hanno preso parte, tra gli altri, Unimpresa, il Comune di Castellammare di Stabia e i rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Failms e Ugl. Molti addetti, è emerso dall´incontro, rischiano a partire dal prossimo mese di settembre, di non beneficiare degli ammortizzatori sociali. Per questo i responsabili sindacali hanno chiesto nel corso dell´incontro, il massimo sforzo per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità. "Bisogna sottolineare un particolare importante in tutta la vicenda Fincantieri - ha sottolineato Donato Lardieri, responsabile Lavoro e formazione di Unimpresa -. L´indotto, in questo caso, altro non è che un sistema di imprese che è frutto del processo strategico di esternalizzazione operato da Fincantieri. Un sistema di aziende che svolgono vere e proprie fasi di produzione, sostituendosi alla grande impresa e concorrendo di fatto alla sua produttività. Pertanto parlare di indotto appare improprio e probabilmente improprie fisconono col diventare le soluzioni alla crisi proposte. Alla luce di questa specificità, appare evidente che le misure governative devono tenere conto che queste impresse vanno sostenute al pari della Fincantieri stessa. COMUNCIATO STAMPA AGO PRESS