A cura della Redazione
“Di fronte alla continua alterazione della realtà e alla disinformazione che ruota attorno all’emergenza rifiuti a Castellammare di Stabia, è opportuno riportare i fatti entro i binari della verità”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. “Fin da subito, la mia Amministrazione si è adoperata, con tutti i mezzi che aveva a disposizione, affinché l’emergenza rifiuti che sta soffocando la città di Napoli e la sua provincia non vedesse interessata anche Castellammare di Stabia. A differenza degli altri Comuni che vivono tale disagio da circa tre mesi, senza alcuna soluzione fattiva al problema, la nostra città è stata purtroppo investita da questa nuova criticità ambientale da soli 14 giorni. Le contromisure adottate dalla mia Amministrazione sono state molteplici e tutte legate, in via principale, alla difesa della salute pubblica e al rispetto delle prescrizioni previste dalle norme relative alla tutela ambientale. Nei giorni scorsi, abbiamo provveduto tempestivamente a individuare un sito di stoccaggio temporaneo per giungere alla risoluzione di una emergenza che, bisogna sempre ricordare, coinvolge anche organi istituzionali gerarchicamente superiori come la Provincia di Napoli, la Regione Campania e i ministeri competenti, e altre aree disponibili per l’allocazione del sito temporaneo sono tuttora allo studio”, ha aggiunto Bobbio. Quanto alla gestione delle crisi nel passato (anche recente), il primo cittadino ha precisato: “Le supposte soluzioni poste in essere dalle precedenti Amministrazioni nel 2002 e nel 2008 non potevano, in alcun modo, essere da me replicate per una lunga serie di motivi che, per dolo o per colpa, qualcuno ha dimenticato di elencare. Partiamo dal 2002: in tanti dovrebbero sapere che è ancora pendente un procedimento penale, da parte della Procura della Repubblica di Napoli, per reati ambientali in relazione alla scellerata scelta di allestire una discarica nei pressi dell’attuale Crowne Plaza. E veniamo al 2008, con l’altrettanto illegittima scelta di disseminare la città di cassoni per la raccolta dell’indifferenziata: scelta assolutamente censurabile dal punto di vista della tutela della salute pubblica, perché l’immondizia una volta raccolta dalla strada dev’essere immediatamente conferita in discarica, o ‘parcheggiata’ in appositi siti di stoccaggio. Non sono previste, dalla normativa, fermate intermedie per di più in centri densamente abitati”. Altro riferimento di Bobbio è all’aumento della Tarsu: “L’innalzamento della tassa è solo in minima parte (parliamo del 3 per cento, circa) riconducibile al mancato raggiungimento della quota del 35 per cento di raccolta differenziata per l’anno 2011. È bene che si sappia che la maggiorazione della Tarsu è dovuta all’adeguamento del contratto per 1,6 mln di euro alla Multiservizi, all’applicazione delle nuove aliquote provinciali, a loro volta lievitate rispetto all’anno precedente, e al pagamento dei costi della crisi rifiuti sofferta nel 2010”. “Per questo motivo”, ha sottolineato ancora Bobbio, “chi parla di inettitudine o di assenza dell’Amministrazione nella gestione di questa delicata vicenda è in malafede, perché sono settimane che i tecnici comunali, d’intesa con quelli dell’Asl, stanno realizzando attività di disinfestazione e derattizzazione nelle aree più sensibili della città proprio per impedire la degenerazione delle condizioni di abitabilità di Castellammare di Stabia”. “Queste sedicenti associazioni e questi sedicenti loro esponenti (al netto di giornalisti ex addetti stampa di precedenti sindaci di sinistra) come mai nei mesi scorsi non hanno fatto sentire la loro voce, questa volta plaudente, quando Castellammare di Stabia, grazie al nostro legittimo attivismo, è rimasta fuori dalla crisi generalizzata dei rifiuti? Queste sedicenti associazioni, inoltre, non possono chiedere, o peggio ancora strumentalmente pretendere da me e dalla mia Amministrazione, iniziative illegittime o addirittura illegali, come quelle delle precedenti Amministrazioni di sinistra che, talvolta giustamente, sono state oggetto di attenzioni giudiziarie e altre volte, come nei casi più recenti, sembrerebbero aver beneficiato di qualche crisi di distrazione da parte delle competenti autorità giudiziarie. La città deve sapere, infine, che la solidarietà sociale a Castellammare di Stabia sembra essere piuttosto scarsina se, come è vero, quando individuiamo un sito di stoccaggio provvisorio secondo le caratteristiche che la legge impone, gli abitanti delle zone interessate sanno praticare solo la poco nobile arte del rifiuto puro e semplice. Come dicevano i latini: “Ad impossibilia nemo tenetur”: io la legge non me la metto sotto i piedi e quindi la rispetto, nessuno vuole ovviamente i rifiuti per strada (tanto meno io), nessuno sembra volerli parcheggiati nella zona di residenza, la crisi è generalizzata e discariche per il momento non ce ne sono: quindi? Mi secca solo che, come al solito, qualche ectoplasma politico cittadino, non avendo ancora elaborato il lutto della sconfitta e non avendo alcuna capacità politica, da autentico poverello pensa di aver fatto il colpaccio politico affiggendo qualche manifestino, attizzando qualche comitatuccio di servizio e cercando di usare, in maniera un po’ sporca, l’obiettivo disagio della gente alla quale sono e resterò sempre vicino. Chiedo comunque a tutti di avere fiducia, perché fra pochissimo il problema sarà risolto. Come al solito, senza violare la legge”. COMUNICATO