A cura della Redazione
Non è stata Alleia a mordere il custode degli Scavi di Pompei nella giornata di domenica. L´uomo era stato ferito ad una mano. La notizia era stata diffusa ieri a seguito di un comunicato del sindacato Cisl. La LAV, Lega Anti Vivisezione, ha affermato che il cane di nome Alleia ”facente parte del progetto (C)Ave Canem, che secondo il sindacato aziendale avrebbe morso un custode degli Scavi di Pompei, è andata felicemente in adozione da oltre un anno in provincia di Grosseto, dove vive in un bel casolare di campagna”. A questo punto un dato è certo: è assolutamente impossibile che sia stata lei a mordere il custode in questione. D’altra parte, il fatto che il dipendente Sanp sia stato morso è un dato reale riportato dalla stampa locale. Il nome del cane che ha causato l’incidente, evidentemente, è un altro, come ha poi ammesso lo stesso Pepe (responsabile Cisl interpellato in proposito). La precisazione della LAV è in ogni caso opportuna e legittima perché difende l’attività professionale di un’associazione onlus a difesa degli animali. La LAV ha chiarito, con una nota a firma di Giacomo Bottinelli, responsabile settore "Cani e Gatti" dell´organizzazione, che sta proseguendo la sua azione a difesa degli amici a quattro zampe presenti negli Scavi di Pompei con l´installazione di microchip gratuiti e incontri nelle scuole sul tema randagismo, interamente a proprie spese e senza alcun contributo pubblico. Il problema dei cani randagi negli Scavi, aperti al territorio circostante, è antico quasi quanto il monumento archeologico ed ha dato luogo nel tempo ad una corposa letteratura. Il fatto è che se il fenomeno non é affrontato nel suo insieme con mezzi adeguati (non limitandosi all’area degli Scavi) è destinato a perdurare nel tempo con incidenti come quello di domenica. MARIO CARDONE Il comunicato della LAV Il cane Alleia, facente parte del progetto (C)Ave Canem, secondo la Cisl avrebbe morso un custode degli scavi di Pompei. Vi segnalo che Alleia è andata felicemente in adozione da oltre un anno in provincia di Grosseto e vive in un bel casolare di campagna. Ciò rende assolutamente impossibile che sia stata lei a mordere il custode in questione, rendendo falsa la dichiarazione riportata. Nel frattempo la LAV sta proseguendo la sua azione a Pompei con campagne di microchip gratuito e incontri nelle scuole sul tema randagismo. Tutto interamente a proprie spese e senza alcun contributo pubblico. Giacomo Bottinelli Settore Cani e Gatti LAV