A cura della Redazione
Domenica 17 aprile, gli Tsigoti live a "La Stazione" di via Giovanni Della Rocca. L´evento è promosso dall´associazione socio-culturale "Stella Cometa" di Boscoreale. Quazi-punk-free-jazz: è questa la definizione che gli Tsigoti hanno scelto per la loro musica. Una musica che parla la lingua dell’antimilitarismo e disprezza ogni regime, politico o religioso, assumendo le sue posizioni dietro il velo nevrotico e dissacratorio di un sound polimorfo, essenzialmente figlio delle esperienze più eccentriche della new-(no)wave. I membri del gruppo vivono in due continenti ed hanno accumulato un´enor...me esperienza musicale. Il loro primo album "TheBrutalRealityOfModernBrutality" è stato composto e registrato in tre giorni, come diretta conseguenza della guerra tra Israele e Libano del 2006, anche se non è riferito a quel conflitto in particolare ma al concetto stesso di guerra. Un anno dopo i membri del gruppo si sono incontrati di nuovo per registrare il secondo album e suonare i primi concerti, riconfermando il loro scettico ottimismo. Tsigoti (che significa "Io vedo" in cherokee) è il capitolo successivo. Stesse persone, stessi strumenti, stesso spirito improvvisativo ma con più tempo e coinvolgimento per costruire le nuove canzoni. Stavolta la guerra è vista dall´interno, dal punto di vista di chi viene attaccato, intrappolato, imprigionato, terrorizzato e imbrogliato. La musica è più complessa, e anche la strumentazione si è aperta grazie alla collaborazione di alcuni amici (Edoardo Ricci, Samuele Venturin, Francesco di Mauro, e un coro di una dozzina di amici). Un approccio stratificato al suono, sfruttando nuove tecniche di registrazione che porta il sound di Tsigoti alle vostre orecchie, esplodendo con tutti i suoi spigoli. L´artwork originale è firmato dal maestro Squaz e l´album è pubblicato dalla storica etichetta newyorchese ESP-Disk. Spigolosità e lirismo, dunque, per Thollem McDonas (piano, voce), Jacopo Andreini (chitarra), Piero Spitilli (basso) e Andrea Caprara (batteria).