A cura della Redazione
La nota negativa del bilancio di previsione 2011, che sarà domani al vaglio dei consiglieri comunali di Pompei, consiste nel dato riguardante la riduzione dei trasferimenti di denaro rivenienti dalle casse statalI che si sono ridotti, rispetto allanno precedente, dellimporto di circa un milione di euro. La nota positiva è che lUfficio Tributi del Comune ha lavorato bene nel corso dellanno contro levasione fiscale, recuperando allincirca lo stesso importo perso nei trasferimenti, incassando dai pompeiani furbacchioni che avevano cercato di eludere le tasse comunali (Ici e Tarsu) il dovuto nei termini di legge. La politica finanziaria virtuosa di un ente locale quale il Comune di Pompei, in questo periodo di crisi, in cui si vanno riducendo di anno in anno i contributi statali e regionali, consiste proprio nellincentivare le entrate dirette, nel senso di eliminare le evasioni per quanto riguarda le tasse e di migliorare la redditività dei servizi (aree di parcheggio e di occupazione suolo per attività commerciali). In questa ottica, pesa non poco sulle finanze comunali il flop del condono edilizio a causa del numero estremamente ridotto di immobili condonati (solo un centinaio), che non ha consentito di introitare gli importi preventivati dallAmministrazione comunale. Soldi che sarebbero serviti per i lavori pubblici. Fortuna che resta nel bilancio di previsione del Comune la disponibilità finanziaria per avviare la gara dappalto riguardante la manutenzione delle strade (230 milioni lanno per quattro anni). Iniziativa necessaria ed urgente, non solo perché lasse viario della città di Pompei (a parte il centro storico) mette a repentaglio tutti i giorni il parco macchine cittadino e la saldezza di nervi degli utenti, ma soprattutto perché in questo modo si potrà finalmente avviare la strategia di riduzione del contenzioso legale contro il Comune, che costa alle tasche dei pompeiani circa 500 mila euro lanno. Liniziativa avviata già da un anno dalla commissione presieduta da Allaria (Unità e Impegno), consiste nellinvestire la responsabilità della società appaltante contro le pretese di risarcimento di danni automobilistici dovuti alle buche ed alle altre insidie nel manto stradale.
MARIO CARDONE