A cura della Redazione
Il popolo antidiscarica torna a farsi sentire. Le “Mamme Vulcaniche” e la Rete dei Comitati vesuviani hanno indetto una manifestazione mercoledì 30 marzo, che prenderà il via alle ore 18 in piazza Pace a Boscoreale, città simbolo della protesta contro lo sversatoio di Cava Sari. «Da diciassette anni i rifiuti appestano l’aria ed inquinano perché l’umido non è separato dai materiali riciclabili - affermano gli organizzatori -. Tutto finisce nelle discariche dove percolato e metalli pesanti provocano un danno irreversibile alla terra, all’acqua e al mare. Non essere complice. Dici “no” alle discariche!», esortano i Comitati che si battono per la tutela del territorio vesuviano. Che, nel volantino di presentazione dell’iniziativa ,spiegano anche i riflessi economici del business legato allo smaltimento dei rifiuti. «Dieci miliardi di euro sono spariti per sempre con una gestione fallimentare che ha sottratto risorse e reso tutti più poveri - spiegano i Comitati -. Basta finanziare politica corrotta, interessi dei potenti e malavita organizzata. Dici “no” alla corruzione e alla camorra!». Una mobilitazione per chiedere, in pratica, la chiusura immediata della Cava Sari di Terzigno, la bonifica delle discariche vesuviane, la riduzione a monte dei rifiuti attraverso l’implementazione della raccolta differenziata, l’adesione al protocollo “rifiuti zero” e la difesa del Parco Nazionale del Vesuvio. La manifestazione del 30 marzo sarà seguita, poi, da un altro appuntamento nazionale fissato al prossimo 9 aprile, alle ore 10 in piazza Dante a Napoli. In questo caso, i cittadini chiederanno a gran voce un piano alternativo dei rifiuti, che non preveda l’utilizzo di inceneritori, «una tecnologia superata e costosa - secondo i Comitati - finanziata da milioni di euro di contributi statali», e soprattutto tuteli la salute dei cittadini. «Un enorme traffico di riifuti tossici e industriali sversa il suo carico mortale in Campania - scrivono ancora i Comitati. La tragica conseguenza è un aumento del 20 per cento di tutte le patologie tumorali e ben due anni in meno di aspettativa di vita rispetto alla media italiana. Per qusto chiediamo sanzioni durissime per chi inquina ed incendia i rifiuti». DOMENICO GAGLIARDI