A cura della Redazione
Un documento unitario della rappresentanza aziendale e dei sindacati provinciali Cgil, Cisl e Uil minaccia il ricorso al Prefetto di Napoli se non si conclude in tempi brevi la vertenza aperta dai dipendenti comunali, ed in particolare dai vigili urbani. Il motivo è che non sono stati pagati straordinari arretrati né costituiti i fondi di garanzia (previsti per legge) per fronteggiare le attività ed i servizi programmati dal Comune di Pompei a cui il personale dipendente (vigili urbani, impiegati, tecnici ed operai) sono stati chiamati al fine di realizzare progetti di miglioramento della macchina comunale. Più specificatamente, amministratori e dipendenti comunali hanno concordato di migliorare la qualità di vita e l’accoglienza a Pompei, famosa per gli scavi archeologici ed il santuario della Beata Vergine del Rosario. Un particolare progetto riguarda la sicurezza con l’allungamento dell’orario serale. “Se il sindaco Claudio D’Alessio non convoca con urgenza la commissione trattante saremo costretti a rivolgerci alla magistratura del lavoro - hanno dichiarato Antonio Sorrentino e Pasquale La Mura, dei sindacati di base Uil e Cisl -. Abbiamo dimostrato il nostro spirito di collaborazione sospendendo lo stato di agitazione il 16 e 17 marzo, in occasione della notte tricolore e delle altre iniziative commemorative del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ora - hanno proseguito i due sindacalisti - se il sindaco non dimostrerà la disponibilità ad affrontare le nostre richieste saremo costretti a mutare il nostro atteggiamento nei confronti dell’amministrazione”. MARIO CARDONE