A cura della Redazione
PompeiViva.it, il sito web voluto da Marcello Fiori, il commissario di governo per l’emergenza scavi archeologici di Pompei, ha cessato le presentazione di notizie riguardanti la promozione turistica del sito archeologico vesuviano e del suo territorio circostante. La direzione della Soprintendenza di Napoli e Pompei (Sanp) non ha rinnovato il contratto con la società telefonica che provvedeva alla messa in rete. E’ il segnale di un cambiamento radicale della politica di direzione della soprintendenza archeologica vesuviana. Anzi, per meglio dire, un ritorno all’antico. Vale a dire a quando, sotto la gestione di Guzzo, i fondi rivenienti dall’incasso annuale della biglietteria degli scavi di Pompei venivano impiegati quasi esclusivamente per il restauro. Anche allora le polemiche non sono mancate, specie a causa della lentezza con cui i fondi venivano spesi, fondi che il governo di centrodestra pensò di dirottare altrove. Nel caso recente di gestione commissariale, è stata criticata dalla stampa a causa del dirottamento di risorse finanziarie vincolate al restauro a favore della promozione del sito. PompeiViva è figlia di questa strategia. E’ l’etichetta di una serie di iniziative presentate alla Bit dell’anno scorso e messe in campo nel 2010 (con alcuni residui nell’anno corrente) che erano pubblicizzate sul sito web, che la nuova soprintendente Cinquantaquattro ha deciso di chiudere dal momento che è da tempo operante un portale ufficiale della soprintendenza, aggiornato con le iniziative scientifiche della Sanp. Non è un caso a sé: le domus di Giulio Polibio e dei Casti Amanti, iniziative innovative, vero e proprio fiore all’occhiello della gestione Fiori, che l’anno scorso erano aperte tutta la settimana, da quest’anno sono visitabili solo nel week end. L’edificio restaurato in San Paolino, un tempo sede dello stato maggiore di Fiori, è rimasto poco alla volta semideserto. Resta in servizio la segreteria di un commissariato cessato e l’ufficio stampa che non riceve da mesi notizie da divulgare. Sono rimasti anche (in contratto fino a giugno) Mercurio e Salerno dello staff di Fiori, nell’attesa di chiudere i battenti. Intanto, cresce la curiosità di vedere se saranno regolarmente programmate opere liriche all’aperto del Teatro San Carlo nel Teatro Grande di Pompei ristrutturato con una forte spesa pubblica (c’é un’inchiesta in corso), con lo scopo preciso di accogliere questi eventi serali estivi. MARIO CARDONE