A cura della Redazione
Va avanti, a Pompei, l’iniziativa del comitato di residenti di via Crapolla, formatosi dopo le prime comunicazioni d’esproprio della società Circumvesuviana necessario alla partenza dei lavori pubblici d’interramento di un tratto della linea ferroviaria. Ora i residenti fanno una serie di richieste: dal ripristino dell’assetto stradale alla costruzione di marciapiedi, fino alla definizione della viabilità (prevista dal piano regolatore). Si chiede anche il completamento della copertura dell’impianto d’irrigazione di via Crapolla. La prima domanda che il comitato di cittadini rivolge all’Amministrazione comunale riguarda, però, il progetto d’interramento della Circumvesuviana, che resta un dilemma per il semplice motivo che non c’è trasparenza riguardo ai tempi ed ai modi della sua realizzazione. “Rimarrà l’attuale collegamento con via Lepanto?". Si chiedono i residenti. "Il livello di via Crapolla verrà innalzato con la creazione di un dosso? Come sarà sistemata l’attuale sede dei binari una volta interrata la linea circumvesuviana?". Domande a cui, a quanto pare, non è in grado di rispondere neanche l’assessore all’Urbanistica, Vincenzo Manocchio, anche se il professionista, nel recente incontro con una la delegazione del Comitato, ha dato la sua disponibilità a risolvere il problema della comunicazione riguardo all’iniziativa pubblica regionale. Nell’occasione, i residenti di via Crapolla hanno lamentato lo stato di estremo abbandono della loro strada, manifestando forti preoccupazioni sulle prospettive dell’interramento della linea ferroviaria in base ad un progetto fantasma. Da parte sua, Manocchio si è impegnato a procurare una copia del progetto e a farlo illustrare in pubblica assemblea dai tecnici del Comune di Pompei e del Consorzio Ferroviario Vesuviano. Inoltre, l’assessore ha promesso l’inserimento delle strade via Crapolla I, Crapolla II e via Epitaffio nel piano di manutenzione urgente, nonché di tutto il quartiere nel piano di viabilità triennale. L’assetto definitivo del rione (formato praticamente da una traversa stretta e discontinua che da via Lepanto sale alla contrada di Tre Ponti) e la sua integrazione con il resto della città di Pompei saranno successivamente concordati in un tavolo con i redattori del PUC (Piano Urbanistico Comunale). MARIO CARDONE