A cura della Redazione
I sindacati dei vigili urbani di Pompei minacciano di far saltare i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E’ quanto è emerso dall’assemblea plenaria dei dipendenti comunali che reclamano impegni precisi dell’amministrazione guidata da Claudio D’Alessio. Nello specifico, non sarebbero stati pagati straordinari arretrati né sarebbero stati costituiti i fondi di garanzia (previsti per legge) per fronteggiare le attività ed i servizi programmati dal Comune di Pompei, a cui il personale dipendente (poliziotti, impiegati, tecnici ed operai) saranno chiamati per portare a termine progetti che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità e l’accoglienza nella città famosa per gli scavi archeologici ed il santuario della Beata vergine del Rosario. Ora, se il sindaco Claudio D’Alessio non convoca con urgenza la commissione trattante, salteranno i cortei, gli alzabandiera, gli inni patriottici e quant’altro (compreso il taglio di una megatorta in piazza Bartolo Longo) previsti per la serata del 16 marzo, che precede la notte tricolore. Difatti, i sindacati minacciano, se non si aprirà un tavolo di trattativa, di convocare un’assemblea, prevista nelle stesse ore in cui sono state fissate queste cerimonie, con l’intuibile intenzione di boicottarle, ben sapendo quanto tenga il sindaco D’Alessio (che poi è il primo responsabile con i rapporti con le organizzazioni sindacali per non aver nominato un assessore con delega al Personale) alle cerimonie pubbliche in genere, specie a quelle patriottiche (ne sono tapezzate le mura dei tre piani di Palazzo De Fusco). Tanto è vero che ha nominato l’ex governatore della Campania, Antonio Rastrelli, alla presidenza di un comitato di festeggiamenti che giovedì 17 marzo presenterà alla stampa un ricco programma di iniziative. MARIO CARDONE