A cura della Redazione
Per la celebrazione del 150° anniversario dell’unità d’Italia e la valorizzazione del patrimonio archeologico storico e documentale del periodo risorgimentale presente sul territorio vesuviano, dal 16 al 31 marzo 2011, in tutti i siti della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, saranno aperti ai visitatori itinerari tematici e punti informativi che collegheranno i personaggi e gli eventi del periodo risorgimentale (in particolare la spedizione dei Mille) alla storia degli scavi che riguarda Pompei e gli altri siti archeologici vesuviani. Sarà inaugurata la mostra “Gli Scavi Vesuviani con la formazione dell’Unità d’Italia”, allestita con pannelli e dépliant sugli episodi significativi che riguardano l’archeologia nata ai piedi del Vesuvio durante il decennio in cui si fece l’Unità d’Italia. Saranno esposti al pubblico i testi dei verbali, le immagini tirate fuori dagli archivi Sanp e la bibliografia custodita nell’archivio storico riguardante i provvedimenti presi nel culmine della fase risorgimentale, con particolare riguardo ai parchi archeologici vesuviani. Saranno trattati argomenti che riguardano l’attività degli archeologi, le loro scoperte ed i restauri con uno sguardo privilegiato al territorio ed alle sue problematiche dell’epoca. Il percorso della mostra sarà suddiviso in quattro fasi. La prima riguarda la reggenza provvisoria di Garibaldi a Pompei, i suoi editti sull’archeologia vesuviana e la nomina di Alessandro Dumas (amico personale dell’eroe dei due mondi e finanziatore della spedizione garibaldina) alla direzione degli Scavi archeologici di Pompei. La seconda sarà dedicata all’iniziativa scientifica dell’archeologo Giuseppe Fiorelli, figura di rivoluzionario che subì il carcere per le sue idee liberali. Seguiranno i pannelli dedicati alle immagini e alle notizie della visita a Pompei della regina Margherita e quella successiva dei sovrani d’Italia. Nell’occasione furono eseguiti scavi davanti ai loro occhi, “improvvisati” per la speciale occasione della loro visita. Ai siti in questione fu attribuita una denominazione che ricorda l’avvenimento. L’ultimo spazio sarà dedicato alle vicende collegate all’eruzione del Vesuvio del 1906. MARIO CARDONE