A cura della Redazione
Un principio d’incendio, sviluppatosi lunedì dentro una stanza della direzione della ex sovrintendenza archeologica di Pompei, ha messo in allarme il personale. Il fumo proveniva da un locale seminterrato. L’immediato intervento dei Vigili del Fuoco, immediatamente richiesto dal personale della sala di regia del servizio di videosorveglianza, ha spento sul nascere il focolare di pericolo, appurando che la causa è stata dovuta ad un corto circuito, mentre il fumo ed il cattivo odore che hanno invaso le stanze vicine proveniva dalla gomma bruciacchiata dei cavi elettrici. Subito dopo l’incidente, come succede frequentemente in casi del genere, è scattata la polemica da parte dei sindacati aziendali locali sulla regolare applicazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro da parte della direzione Sanp. A quanto pare, il locale in questione, che conteneva scaffali pieni di libri, era stato ricavato nel seminterrato del prefabbricato di via Villa dei Misteri “provvisoriamente” montato nel 1983. “Si lavora ancora in prefabbricati obsoleti dove, oltre all’amianto, ci sono sottotetti staccati e vacillanti, un impianto elettrico non a norma, infiltrazioni di acqua in caso di pioggia e corridoi ingombrati da armadi che ostruiscono la via di fuga in caso di pericolo”. Ha fatto sapere in un comunicato la Cisl che ha fatto presente che la soprintendenza ha in dotazione altri locali (Casina Pacifico e edificio in area San Paolino) che potrebbero risolvere il problema del reperimento di ambienti idonei all’accoglienza di maestranze della soprintendenza. “Mentre l’Amministrazione ragiona su quali uffici trasferire nei locali ristrutturati della palazzina di viale San Paolino, e mentre altre costruzioni passano da una ristrutturazione all’altra, il personale dell’Amministrazione dei Beni Culturali è costretto a lavorare in locali inadeguati sulla sicurezza sul lavoro“,Ssotta il rappresentante Cisl Antonio Pepe, che promette di affrontare il problema al primo tavolo di concertazione che si aprirà tra il 24 e il 26 gennaio tra la delegazione della nuova direzione degli scavi di Pompei e le rappresentanze sindacali. MARIO CARDONE