A cura della Redazione
Serve un semaforo a tre luci (giallo, rosso e verde) sul crocevia del fiume Sarno (quello esistente è a luce gialla, peraltro nonfunzionante), tra la via Ripuaria ed il cavalcavia sul fiume, attualmente via Antonio Morese. Il traffico che si forma ogni giorno, specie in concomitanza con gli orari d’ingresso e d’uscita dalle scuole pubbliche, e le attese prolungate all’incrocio menzionato per le automobili e per i mezzi commerciali di locomozione, richiedono un intervento urgente che l’Amministrazione comunale non pare decisa a prendere. D’Alessio e compagni, a quanto pare, preferiscono attendere che la risoluzione complessiva del problema del traffico della zona arrivi in concomitanza con l’apertura del centro commerciale che sorgerà sul sito industriale dismesso, dove una volta operava la fabbrica Aticarta, attualmente chiusa e smantellata. Tuttavia, l’apertura del nuovo centro commerciale ad opera della Coop Sud non è imminente, inoltre il problema del traffico in quel punto cruciale (incrocio tra la via Ripuaria ed il cavalcavia) diventerà della massima attualità nei prossimi giorni, quando sarà chiusa la parallela via Astolelle, vale a dire l’unica arteria pompeiana che congiunge, insieme alla via Morese, l’area a nord (il centro) con quella a sud (la periferia) di Pompei. A via Astolelle devono proseguire i lavori collaterali alla bonifica del fiume, che prevedono la costruzione del pozzo numero sette. Pertanto è imminente l’ordinanza sindacale di chiusura al traffico (come già nei mesi scorsi) di quella strada con aggravamenti dei problemi di traffico sulla strada parallela, che in passato erano stati affrontati dagli utenti della strada. L’Amministrazione pare che avesse chiesto un rapporto al comandante dei vigili urbani Valio, poi il problema, come succede, è stato accantonato. Da allora niente è stato deciso: non un semaforo né una rotonda e neanche un vigile urbano in servizio permanente all’incrocio in questione. Intanto il problema di traffico è cresciuto formando una barriera permanente al flusso veicolare come quella ben nota dei passaggi a livello. MARIO CARDONE