A cura della Redazione
Il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, aveva previsto nella sua relazione parlamentare sul crollo della Scuola dei Gladiatori la possibilità che si verificassero nuovi crolli negli scavi di Pompei. Purtroppo la sua profezia si è avverata. Nella nottata tra lunedì e martedì è caduto un muro della casa detta “del Moralista”. La causa probabile è la pioggia di questi giorni, superiore ad ogni previsione. Chi si è recato a via dell’Abbondanza (dove si trova la casa del Moralista) ha potuto constatare che è completamente allagata. Questa mattina, il primo a scoprire il crollo è stato il custode Giuseppe Longobardi, che ha segnalato l’incidente al coordinatore della vigilanza Egidio Iovane. Inoltre, la scoperta del danno al patrimonio archeologico nazionale é stata accuratamente annotata su un apposito registro interno (come avviene sempre in casi del genere). Detto documento è stato posto sotto sequestro dai carabinieri per la prosecuzione delle indagini già avviate dopo il crollo della Domus dei Gladiatori. Merita una riflessione il dato che il crollo si è verificato a poca distanza dalla Schola Armaturarum, distrutta il 6 novembre. Il muro caduto é alto circa tre metri e lungo dieci. Appartiene al peristilio della Casa del Moralista e fa da contenimento del terrapieno al lato nord. Parliamo della stessa “collinetta” che ha determinato il cedimento della Scuola dei Gladiatori. E’ stato fatto notare che ci sarebbe pericolo anche per tutti gli altri edifici siti sul medesimo lato della strada, a partire dal quadrivio di Olconio fino a Porta di Sarno, considerato che si tratta di costruzioni a valle del medesimo accumulo di terreno (22 ettari) che custodisce nel sottosuolo la città antica che non è ancora venuta alla luce. Il sindacato locale Cisl riferisce che la medesima zona, nel corso dell’ultimo anno, è stata teatro di sei precedenti accadimenti simili, tra i quali quello della Casa dei Gladiatori. Poco dopo l’allarme dei custodi è partito il sopralluogo tecnico del direttore Antonio Varone. La relazione che ne è scaturita ha individuato la causa del crollo nelle eccezionali precipitazioni temporalesche degli ultimi giorni che avrebbero causato uno smottamento del terreno nell’area non scavata posta a nord della casa del Moralista. Lo smottamento ha interessato la viminata a gradini posta a protezione della scarpata, causando il crollo del muro perimetrale nord del giardino. Secondo il comunicato ufficiale Sanp, si tratterebbe “di un muro grezzo, già ricostruito nel dopoguerra dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il muro - prosegue il comunicato - quest’anno, era stato oggetto di un intervento di consolidamento e messa a piombo e con viminate sistemate su terrazzamenti. La violenza dei fenomeni atmosferici ha travolto le opere di protezione”. Varone assicura che non c’è alcun pericolo per la casa del Moralista stessa. Sarebbero miracolosamente salvi gli stucchi su cui il padrone di casa aveva fatto annotare celebri epigrammi di vita civile che hanno suggerito ai suoi scopritori il nome da attribuire alla casa. “Ora a Pompei - assicura il direttore Varone - sta continuando l´opera di monitoraggio su tutta l´area proprio per evidenziare tutte le situazioni a rischio". MARIO CARDONE © Ripoduzione riservata