A cura della Redazione
Raffaele Matrone chiede la parola. Legge un breve comunicato nella seduta del Consiglio comunale, con cui esce dalla maggioranza. Lo fa dopo aver votato insieme agli altri l’assestamento di bilancio del Comune di Pompei. Annuncia che in sintonia con il vertice regionale del suo partito, l´Api, ha deciso di lasciare dopo aver sperimentato negativamente la prima fase del nuovo percorso amministrativo. Si è trattato di un colpo di scena in un’Assise che si preannunciava tranquilla. All’ordine del giorno, oltre all’assestamento di bilancio, il conferimento della tesoreria comunale e l’approvazione di debiti fuori bilancio (che non fanno più notizia). L’appartenenza di Matrone alla maggioranza di Claudio D’Alessio è durata, come lui stesso ha fatto notare, l’arco del bilancio 2010 (dalla fase di previsione a quella di assestamento). Il motivo lo ha detto lui stesso: il mancato riconoscimento del ruolo della sua parte. Fuori dai denti la causa è l’epilogo della sua vertenza che si è conclusa con un clamoroso insuccesso. Riguardava la conquista della poltrona di presidente del Consiglio comunale. Rivendicazione che prima l’ha portato a lasciare l’Idv, dopo aver constatato che quella segreteria preferiva l’Assessorato della Loster alle sue aspirazioni (particolare che gli è stato contestato frequentemente). Successivamente (nell’Api) ha messo in campo una trattativa con il sindaco Claudio D’Alessio con risultati altalenanti. Alla fine c’è stato il flop che deve aver aggravato la sua delusione per non essere stato apprezzato politicamente per quanto credeva di valere. Difatti, i suoi ex compagni di cordata hanno preferito confermare tacitamente sullo scranno più alto dell’assise di Palazzo De Fusco, Ciro Serrapica. Dopo la dichiarazione politica, il consigliere Matrone non ha fatto in tempo a lasciare l’aula che è scattato l’intervento di solidarietà di Alfonso Conforti (Mpa) che ha proposto ai colleghi di maggioranza un estremo tentativo di recupero, non fosse altro per la vicinanza politica dei due partiti di appartenenza. E’ seguito l’intervento di Salvatore Visciano (Ld) che, pur condividendo l’iniziativa del recupero, ha fatto notare che Matrone ha commesso l’errore di non coinvolgere i suoi alleati di maggioranza nella fase conclusiva della sua storia. MARIO CARDONE