A cura della Redazione
Potrebbe chiudere prossimamente il presidio di prevenzione sanitaria di via Acquasalsa a Pompei. La notizia gira nell’ambiente da alcuni mesi. Le soluzioni organizzative che seguirebbero il provvedimento sarebbero diverse. Tutte dipendenti da una sola esigenza: tagliare i costi di gestione unificando l’ufficio prevenzione di Pompei (ex Asl Na5) con quello di Pomigliano (ex Asl Na3). In prospettiva c’è da tener presente che la notevole estensione territoriale dell’Asl Na3, nata dall’unificazione di due direzioni (4 e 5) consiglia soluzioni intermedie riguardo all’individuazione del nuovo presidio. Inoltre c’è da considerare che sarebbe difficile dirottare nel settore delle attività turistiche (es. alberghi e ristoranti) i vigili sanitari che sono specializzati nel controllo degli allevamenti e della produzione dei loro derivati (es. mozzarella di bufala). C’è allarme tra la gente a Pompei perché rischiano di saltare importanti presidi dell’Asl a causa della mancanza di locali di proprietà sul suolo mariano, considerato che al vertice si punta a ridurre il numero delle sedi amministrative ed ambulatoriali che sarebbero spostate presso edifici demaniali di paesi limitrofi. E’ il caso di Pompei, che potrebbe avere in prospettiva lo smobilizzo del presidio di villa Lucia (sito a via Nolana) e gli uffici amministrativi di via San Bartolomeo. Per i pompeiani si prospetta, inoltre, la possibilità che la piazza sanitaria perda il rango di sede direzionale del distretto 58 con conseguenze negative per l’utenza locale, che si troverebbe costretta a doversi spostare in una diversa località del comprensorio che, per esempio, potrebbe essere Gragnano, per lo svolgimento delle pratiche (per esempio il rilascio del tesserino sanitario) e le visite specialistiche ambulatoriali. La soluzione più probabile appare, al momento, quella che una volta liberata la palazzina di via Acquasalsa dagli uffici della Prevenzione (che comprende anche la clinica veterinaria) bisognerà attrezzarla, in un’unica soluzione, per ospitare gli uffici amministrativi e quelli di assistenza ordinaria alla popolazione, che comprendono le visite specialistiche. MARIO CARDONE