A cura della Redazione
Oggi la direzione della Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei è stata impegnata tutta la giornata nello smentire le notizie di nuovi crolli negli Scavi di Pompei, apparse su alcuni organi di stampa. L’ufficio stampa della SANP ha smentito categoricamente la notizia diffusa da un comunicato sindacale che sarebbe crollata la Domus del Moralista. E’ vero invece che il collasso del solaio della Schola Armaturarium, avvenuto nella notte di sabato scorso, invadendo parte dell’adiacente vicolo di Ifigenia, ha determinato il crollo di un frammento di una parete laterale della bottega del vasaio Zosimus, adiacente alla Domus del Moralista che, al contrario di quanto erroneamente diffuso da altri, non ha subito danno. Il resto della parete della bottega è stata puntellata per evitare il totale collasso. La SANP ha anche fatto sapere che l’iscrizione elettorale di Helvius Sabinus, del muro laterale del vicolo di Ifigenia era andata già da tempo perduta. Sull’area archeologica di Pompei in questi giorni è un frenetico via vai di ispettori, tecnici e restauratori che stanno monitorando ad horas lo stato di salute degli edifici di via dell’Abbondanza, dal momento che con altri acquazzoni potrebbero derivare altri danni alle case antiche dal terrapieno a monte che rappresenta una continua minaccia. Intanto sul fronte romano tutti hanno potuto assistere (nella diretta televisiva) all’autodifesa del ministro Sandro Bondi che ha ripetuto di non ravvisare motivi di dimissioni perché il crollo della palazzina delle armi non sarebbe di sua responsabilità. Bondi è andato anche oltre, prevedendo la possibilità di altri crolli. La ricetta del ministro (che ha annunciato la costituzione di una task force per Pompei presso la direzione MIBAC) è quella di procedere ad una revisione organizzativa che preveda la divisione della gestione del monumento archeologico dalla sua tutela. La prima affidata ad un manager dei beni culturali, la seconda ad un archeologo. Altra urgenza è l’assunzione di tecnici per sostituire il personale andato in pensione. Immediate le repliche. ´´Mille giovani per salvare Pompei´´. La proposta è di Luisa Bossa, deputata Pd, ex sindaco di Ercolano. ´´Serve un grande piano di energie, risorse, intelligenze per garantire agli scavi archeologici più importanti del mondo. Il ministro della Cultura è invece stato difeso da Gianfranco Micciché, secondo cui "Sandro Bondi non ha nessuna colpa, semmai il ministro è anche lui vittima dell´atavica disattenzione per il Sud e del vergognoso modo in cui vengono gestite le poche risorse”.Granata (Fli): "Abbiamo chiesto al ministro - ha sottolineato -di fare autocritica e che le responsabilità politiche di gestione siano chiare´´. Infine Franceschini ha fatto osservare che si è formata una maggioranza in parlamento per le dimissioni di Bondi. MARIO CARDONE