A cura della Redazione
Una nota dell’ultima ora della Uil di Gianfranco Cerasoli fa una nuova ipotesi sulle cause che avrebbero determinato il crollo della “Schola armaturiom iuventis pompeiani". Cerasoli riferisce che il crollo possa essere dipeso dai lavori effettuati per appalti conferiti nel corso del commissariamento all’emergenza sulle domus dei “Casti Amanti” e “Giulio Polibio”, che avrebbero utilizzato un diverso sistema di canalizzazione delle acque. Si tratta dell’offerta turistica di cantiere evento offerta con l’etichetta Vivi Pompei nel corso della recente stagione estiva. Secondo quando riferisce Cerasoli, prima dei lavori di ristrutturazione di queste domus, la canalizzazione delle acque avveniva verso via dell’Abbondanza. Dopo gli interventi la raccolta delle acque convergerebbe nel terrapieno spalle delle domus dei Casti Amanti, Giulio Polibio, Trebio Valente. La nuova canalizzazione avrebbe determinato lo sfaldamento del terreno generando il crollo. Se questo è vero, sarebbero in pericolo anche le altre domus localizzate su via dell’Abbondanza con il terrapieno alle spalle. “Se questa è la causa - afferma Cerasoli - le responsabilità vanno individuate perché significherebbe aver lavorato con grave approssimazione”. MARIO CARDONE