A cura della Redazione
Ieri mattina si è sparsa la voce, a Pompei, che i manifestanti contro la seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio si erano diretti in città con il probabile obiettivo di gridare le loro ragioni in prossimità del Santuario della Madonna del Rosario o degli Scavi archeologici, al fine di aumentare il clamore della loro lotta. La città di Pompei ha temuto disordini. E partita immediatamente la corsa delle mamme per ritirare i figli dalle scuole prima della fine della giornata scolastica. Il motivo è di non farli trovare nel bel mezzo di possibili azioni violente. Pompei è partita in sordina nel manifestare la sua solidarietà con gli altri comuni dellarea vesuviana per quanto riguarda il problema discariche, ma ora si trova coinvolta al cento per cento nella tensione che accompagna la lotta dei cittadini di Terzigno e Boscoreale, e nella crisi che ne consegue nel settore delligiene urbana. In città, dove problemi seri demergenza nel settore RSU non ci sono mai stati, è una settimana che non vengono prelevati i rifiuti secchi. I sacchi pieni di spazzatura non riciclabile sono ammassati fuori ai cancelli dei condomini e non si sa quando saranno prelevati. Lassessore al settore, Amato La Mura, ha annunciato che presto scatterà un piano demergenza predisposto dal Comune. Prevede il ripristino del sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti in via Nolana (poco distante dal cimitero). Larea che è risultata utile in altri momenti di grave emergenza è stata attrezzata con una decina di cassoni, comprati a suo tempo con i risparmi della raccolta differenziata. Se prosegue lagitazione degli abitanti di Terzigno e Boscoreale che non consente lo scarico dei rifiuti in Cava Vitiello - ha dichiarato lassessore - provvederemo a depositare provvisoriamente nellarea attrezzata di via Nolana i rifiuti secchi che non è stato possibile prelevare nel corso dellultima settimana. Attualmente sono in corso contatti con lArpac per ricevere lautorizzazione allo stoccaggio provvisorio dei rifiuti.
MARIO CARDONE