A cura della Redazione
Sarà posto all’ordine del giorno del prossimo direttivo del Partito Democratico il contrasto insorto tra presidente e vice del consiglio comunale di Pompei (Ciro Serrapica ed Alfredo Benincasa), entrambi tesserati con il partito di Bersani. A darne notizia è il segretario cittadino P.D. Mazzetti che ha parlato di un documento a firma di Serrapica ed altri, presentato a seguito di una dichiarazione rilasciata ad un giornale locale dallo stesso Benincasa, in cui lo stasso ha censurato duramente l’atteggiamento tenuto del suo presidente e collega di maggioranza. Benincasa nella sua dichiarazione si è riferito alle due recenti assise, tenute per dibattere due argomenti della massima importanza (l’interramento dei binari della Circumvesuviana ed il contrasto alla seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio). All’ordine del giorno c’era solo da dibattere. Il consiglio si concluse con l’approvazione di un documento unitario. La tesi di Benincasa è che in quell’occasione il presidente aveva soffocato gli interventi venendo meno al suo maggior obbligo istituzionale, che è quello di garantire la libertà di espressione. L’occasione è stata propizia per il vice presidente dell’assise per riproporre l’istituzione di un consiglio di presidenza in cui assumerebbe maggior peso la sua funzione, considerato che attualmente siede in panchina. Iniziativa bocciata, a suo tempo, in sede di regolamento. In quell’occasione il gruppo consiliare Unità e Impegno, a cui appartiene Benincasa, abbandonò il consiglio per protesta. La questione che sarà posta presumibilmente nel prossimo direttivo del Partito Democratico, al di la del merito, è la mancanza dello spirito di solidarietà di partito dimostrata dal Benincasa in questo singolare episodio. In poche parole, assunto che il consigliere di Unità e Impegno voleva fare una ramanzina al suo presidente, era proprio il caso che gli parlasse attraverso i giornali, considerato che entrambi militano nella stessa formazione politica? Con questo argomento sul tavolo Mazzetti si avvia al battesimo sulla poltrona di coordinatore di partito Ha tra le mani una patata bollente lasciatagli volentieri dal sindaco D’Alessio che ha qualche altra grana più importante da risolvere. MARIO CARDONE