A cura della Redazione
Pompei pulita per la festa annuale della città. Una tradizione instaurata dal sindaco Claudio D’Alessio che da sei anni si ripete intorno alla fine del mese di ottobre. E’ L’impegno che hanno assunto l’assessore al comparto Igiene urbana, Amato La Mura, e del dirigente al comparto del comune Antonio Fiorenza. Il fatto è che i cittadini contribuenti pagano una forte tassa (una delle più alte della provincia di Napoli) per avere la pulizia delle strade della città ed il regolare prelievo dei rifiuti trecentosessantacinque giorni l’anno, non solo in concomitanza delle feste cittadine. Detto questo, c’è da aggiungere che la ditta Igiene Urbana ha un notevole arretrato, causato probabilmente dalle assenze per le ferie dei suoi dipendenti (ma non è una giustificazione valida), con cumuli di spazzatura che si sono accumulati in tutti gli angoli delle strade di periferia. Vedere per esempio il cumulo indecoroso che si è formato sul piazzale prima del ponte della ferrovia dello stato, proprio di fronte alla chiesa evangelica. Prima della “Festa della Città”, che è un week-end di festeggiamenti laici voluti espressamente dal primo cittadino e pagato dalle tasche dei contribuenti per formare una tradizione fatta di cittadinanze onorarie, premi speciali e tagli di nastri e di torte, è il periodo delle sagre di periferia, che se non sono seguite, i giorni successivi alle feste, da estese campagne di pulizia delle strade sono una nuova occasione d’inquinamento con buste di plastica, vassoi di metallo, lattine di bibita ed altra spazzatura del consumismo gaudente, destinato a permanere in zona per mesi e mesi. C’è da segnalare che un professionista residente nel rione via Aldo Moro, pochi mesi fa, presentò un esposto ai carabinieri sulla scarsa attenzione da parte dei responsabili all’igiene pubblica sui rifiuti lasciati al termine del mercato settimanale del venerdì. Ora lo stesso professionista minaccia di tornare all’attacco, reiterando la denuncia se non si provvede urgentemente alla pulizia del quartiere, al taglio dell’erba selvatica ed alla pulizia delle caditoie dei tombini. MARIO CARDONE