A cura della Redazione
La questione del restauro del Teatro Grande degli scavi di Pompei continua a suscitare polemiche. Ad intervenire è il Soprintendente di napoli e Pompei, Giuseppe Proietti: "Il Teatro Grande non è stato oggetto di scempio ma di lavori di funzionalizzazione e di adeguamento alle norme di sicurezza - precisa Proietti -. Il progetto di restauro e’ stato elaborato e approvato dalla Soprintendenza di Napoli e Pompei e dal C.d.A. dal 2003 e seguito nella sua evoluzione dalla Commissione generale di indirizzo del Ministero per i beni e le attività culturali. All’arrivo di Fiori (ex commissario straordinario dell´area archeologica, ndr), nell´aprile 2009, la gara per il restauro era gia’ stata aggiudicata ad impresa qualificata e accreditata presso la Soprintendenza. Il direttore dei lavori e il RUP che lo hanno seguito sono tecnici esperti della stessa SANP’’, conclude Proietti. Nei giorni scorsi alcuni organi di stampa avevano diffuso foto ed articoli riguardanti il presunto "scempio" perpetrato ai danni del Teatro Grande. A tal proposito, la Soprintendenza e l´ex commissario Marcello Fiori hanno richiesto all´Avvocatura Generale dello stato querela verso Antonio Irlando, "per foto e dichiarazioni diffuse nel corso degli ultimi mesi", si leggein un comunicato della stessa Soprintendenza.