A cura della Redazione
“Prendo atto, con soddisfazione, del susseguirsi di sequestri. per ingenti quantità, di intere coltivazioni di canapa indiana sul Monte Faito da parte delle forze dell´ordine. Non posso, tuttavia, non rilevare che molto raramente, se non mai, a tali sequestri si accompagna l´arresto dei responsabili”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. “Tale palese carenza, ritengo, andrebbe immediatamente colmata da parte di tutte le forze dell´ordine operanti sul territorio, sostituendo gli interventi, in gergo detti ad urto, che producono solo il sequestro dello stupefacente, con operazioni pianificate e mirate, ampiamente nelle loro possibilità tecnico-operative, tali da permettere anche l´individuazione e l´arresto dei responsabili di tali criminali iniziative”, ha aggiunto Bobbio. “Del resto, è di facilissima intuizione anche per un non tecnico che coltivazioni di canapa, come quelle purtroppo esistenti sul Monte Faito e sui rilievi vicini, lungi dall´essere spontanee, necessitano di cura e di presenza, anche a fini di vigilanza del raccolto, da parte dei responsabili, in ordine alla cui identità è più che facile pensare a soggetti o nuclei familiari eventualmente residenti sul territorio in questione”, ha continuato Bobbio. “Anche sul tema della vigilanza assidua e capillare del Monte Faito ai fini di prevenire e reprimere i numerosi e gravi reati che vi vengono commessi, anche di tipo ambientale ed edilizio, sollecito un nuovo, forte e quotidiano impegno di tutte le forze dell´ordine, in particolare del Corpo Forestale dello Stato, in relazione al quale la mia memoria, certamente per mia colpa, non registra alcun intervento significativo da molti anni a questa parte, pur esistendone un distaccamento con sede proprio nella città di Castellammare di Stabia”, ha concluso Bobbio. “D´altronde, se dovessimo giudicare da una semplice passeggiata quale sia lo stato di vigilanza e controllo della montagna...”.