A cura della Redazione
Pubblichiamo la lettera pervenuta in redazione del consigliere comunale di Boscoreale Francesco Paolo Oreste (nella foto): Caro Direttore, vengono, prendono voti e soldi, ci offendono e se ne vanno. La grande maestra Katia Ricciarelli, disturbata dai manifestanti che le impedivano di cantare nella stessa piazza dove la puzza impedisce a quei manifestanti di campare, si è piccata, si è offesa, e li ha chiamati “buffoni”. Chapeau! Prima di lei, l’insigne Ministro della Repubblica l’onorevolissima Mara Carfagna, invitata ad un comizio elettorale-festa di Carnevale, disturbata dai manifestanti (sempre loro!) che le impedivano di comiziare dopo che pochi giorni prima aveva firmato il decreto per l’apertura della Cava Vitiello, piccata, offesa, dichiarava alla stampa: “bisogna stare attenti alle infiltrazioni camorristiche …” Chapeau! E poi le cariche, le bombe carta, le perquisizioni … Chapeau! Chapeau! Chapeau! Camorristi, facinorosi ed infine buffoni, avanti il prossimo, c’è posto per tutti. Non c’è pace per chi non riesce a rassegnarsi, e non c’è dignità. Vengono, prendono voti e soldi, ci offendono e se ne vanno. Buffoni, ed il primo cittadino, il Sindaco Langella, sulla pagina del suo account fb conferma: “mai detto termine fu usato in modo così consono”. Questi manifestanti camorristi che non si spiegano come un governo, derogando alle leggi dello stato e della comunità europea (derogando o eludendo?), invece di bonificare i siti utilizzati dalla Camorra come discariche abusive abbia deciso invece di scegliere questi siti come discariche di Stato… Questi manifestanti facinorosi che non si convincono di essere dei facinorosi! Sarebbe tutto più semplice, la condanna sarebbe unanime, la repressione sarebbe immediata e condivisibile, il Sindaco potrebbe costituirsi parte civile e l´insigne ministro potrebbe finalmente dire “l’avevo detto io!”. Ed invece, loro, continuano ad essere civilmente indignati... Questi manifestanti buffoni, detto da una grande maestra dell’arte lirica che ha partecipato al reality Fattoria e confermato da un sindaco che fa affiggere un manifestone tre metri per sei, abusivo, con la sua faccia, sulla parete della casa comunale... Wikipedia: "Buffone è il termine col quale si indicava un giullare, molto spesso deforme, che nelle Corti aveva l´incarico di suscitare le risate dei Signori con facezie e scherzi". In effetti, di deformi, nei prossimi anni ce ne saranno sempre di più dalle nostre parti, è la scienza a dirlo e la statistica a confermarlo, deformità, leucemie e tumori. Rispetto ai milioni di euro che girano intorno al ciclo rifiuti ed alla logica di discariche ed inceneritori, le urla e gli schiamazzi di cinquanta persone che si indignano per l’abulia dei propri concittadini e per un festino rabbonitore da 30mila e passa euro non sono che facezie e scherzi che fanno ridere i Signori a cui importa soltanto che si sblocchino i 500 milioni della comunità europea o che la grande maestra possa cantare. Allora buffoni… Touché. Oreste Francesco Paolo Consigliere Comunale PD Boscoreale