A cura della Redazione
E´ polemica tra l´AIRAV ed il sindaco di Pompei Claudio D´Alessio. L´Associazione Imprenditori Ristoratori Albergatori Vesuviani, che aggrega le strutture alberghiere e di ristorazione presenti a Terzigno, Trecase, Boscoreale e Boscotrecase, denuncia in una lettera indirizzata al primo cittadino Claudio D´Alessio, la mancata partecipazione alla kermesse "Le Note degli Angeli", che si svolgerà questa sera sul sagrato della Basilica Pontificia. "Nel corso del mese di maggio, di concerto con Padre Giovanni, responsabile per conto della Associazione che organizza l’evento Le Note degli Angeli, - si legge nella missiva - si conviene di “offrire” senza alcun vincolo economico, quindi con costo sostenuto esclusivamente dall’AIRAV, un rinfresco nella immediata chiusura della serata musicale prevista per la data del 16 luglio. Nella tarda mattinata del giorno 14 luglio (a due giorni dall´evento, ndr) si è ricevuta una indicazione di massima che riportava la difficoltà a far svolgere detta funzione". In sostanza, gli associati AIRAV, che avrebbero dovuto allestire stands degustativi, con prodotti tipici da far gustare gratuitamente al pubblico, sono rimasti spiazzati dalla decisione di non consentire tale iniziativa, adducendo motivazioni legate alla salvaguardia degli operatori della ristorazione esclusivamente pompeiani. Un atteggiamento che trova in disaccordo l´AIRAV, anche perché, secondo l´Associazione, non vi erano elementi per fare concorrenza alle strutture cittadine. "A garanzia delle realtà localmente riconducibili alla città di Pompei - si legge ancora nella lettera - la presenza all’interno di AIRAV di realtà consolidate che rivolgono le attenzioni al mondo delle cerimonie, “tutelava” le realtà medesime proprio con invito alla attenzione di progetti in ampia parte non concorrenziali con gli operatori locali. Nell’ottica di un corretto “fare insieme” si poteva considerare un tavolo allargato per rendere al meglio il progetto sia nella forma di comunicazione sia nella sostanza del momento di conoscenza di produzioni e lavorazioni che si sviluppano con grandi investimenti e sacrifici nei comuni prossimi alla realtà di Pompei". L´AIRAV nel frattempo spera di poter prendere parte all´evento, attendendo un cambio di idea da parte del Comune di Pompei.