A cura della Redazione
“Se il governo vara una fondazione per gli Scavi aperta alla partecipazione dei privati dovrebbe dare priorità agli imprenditori di Pompei”. E’ l’opinione di Fabio Acanfora, rampante di seconda generazione di una famiglia d’imprenditori che ha avviato le attività turistiche di Pompei (come il ristorante “Zi Caterina”) a partire dalla fondazione della città. Acanfora é dato per favorito dai bookmaker nella competizione per l’elezione di giovedì prossimo alla presidenza ASCOM di Pompei. “Come classe dirigente pompeiana potremmo affiancare la direzione degli Scavi al fine di mettere in campo un progetto culturale che faccia fruttare un patrimonio che appartiene a tutta l’umanità ma che si trova sul nostro territorio. E’ questo il motivo – prosegue – che il progetto della fondazione ci dovrebbe vedere protagonisti”. Fabio Acanfora non ha fatto riferimenti personali ma le sue considerazioni suonano come un invito al commissario Fiori che, finita per decreto l’emergenza, si è guardato bene dal fare le valigie. Molti a viale San Paolino, dove ha sistemato il suo stato maggiore, assicurano che sta per partire proprio con il progetto della fondazione per gli Scavi di Pompei. Incarico che dovrebbe ricevere dal MIBAC di cui, nel frattempo, è diventato direttore generale. L’iniziativa è stata del resto annunciata pubblicamente dal ministro Bondi nel corso di un recente convegno. Altro riferimento indiretto delle parole di Acanfora è, forse, la recente iniziativa mediatica di un’associazione che pare costituita proprio con lo scopo di avere un ruolo nella fondazione. Si tratta di un duplicato dell’associazione internazionale “Amici di Pompei”, che è stata fondata più di cinquant’anni fa dal mitico Amedeo Maiuri. L’associazione in questione (quella originale) è presieduta dall’ex soprintendente archeologo di Pompei Giuseppina Cerulli Irelli. Promuove iniziative di elevato profilo nel campo della ricerca scientifica (pubblicazioni editoriali, convegni e visite guidate) ed annovera tra gli iscritti studiosi di archeologia, imprenditori e semplici appassionati del monumento di Pompei che puntano a promuoverne la tutela e la conoscenza. MARIO CARDONE