A cura della Redazione
La decisione di Lello De Gennaro di restare fedele al mandato elettorale, che lo vuole all’opposizione contro la maggioranza “bulgara” di Claudio D’Alessio, crea disagio nella stanza dei bottoni dopo l’errore commesso nel computo della sostituzione di Tortora che si era dimesso per entrare nell´esecutivo. L’inserimento dell’ex avversario di Claudio D’Alessio nella giunta (contestualmente alle sue dimissioni da consigliere) puntava al rafforzamento della compagine Udc e di tutta la coalizione di maggioranza. D’Alessio e compagni non ammetteranno mai l’errore di calcolo. Secondo loro doveva far ingresso nel parlamentino cittadino il primo dei non eletti della lista Udc. Al contrario, l’ufficio elettorale comunale ha assegnato il seggio a De Gennaro, primo (per preferenze) della lista Alternativa Pompeiana. De Gennaro faceva parte di una compagine che anche se sosteneva il moderato Tortora, ora passato in maggioranza, era caratterizzata da presenze di orientamento ecologista e per la tutela dei diritti degli ex lavoratori Aticarta, degli utenti del Consorzio di Bonifica e delle periferie di Pompei. «Il mio impegno da consigliere comunale d’opposizione garantirà legalità e trasparenza nell’azione amministrativa». Si è affrettato a dichiarare De Gennaro, che subentra al posto di Tortora, il quale assumerà la delega di assessore. «Appartengo – ha dichiarato il neo consigliere che assumerà ufficialmente l’incarico nell’assemblea consiliare del 2 luglio – al gruppo politico che mi farà promotore di iniziative collegate alle esigenze del territorio». Precisazioni che non lasciano dubbi: «L’azione di alternativa pompeiana garantirà un’opposizione propositiva e non demagogica, con al centro l’attenzione dei problemi delle periferie». A questo punto all’operazione Tortora restano le polemiche. Da una parte gli alleati storici di Claudio D’Alessio lamentano di essere stati maltrattati per favorire un ex avversario che ora non assicura più l’apporto di due voti prospettati in consiglio comunale. Sul fronte opposto gli alleati della cordata Tortora si stanno allontanando da lui uno ad uno perché hanno visto come un tradimento la sua alleanza con D’Alessio. Resta la delusione della commissaria cittadina scudocrociata, Giulia Cerchia, esclusa da un’operazione politica che la poteva vedere protagonista. MARIO CARDONE